Transizione sostenibile ed energetica: le competenze manageriali più ricercate
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Presentata a Bologna “Rinascita manageriale”, l’iniziativa di politica attiva per la ripresa del Paese promossa da 4.Manager per valorizzare il patrimonio manageriale italiano a beneficio della crescita delle imprese.
Secondo le elaborazioni e le stime dell’Osservatorio 4.Manager, in Emilia-Romagna la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali è riscontrata dalla metà delle imprese.
Nel settore manifatturiero, nell’ultimo triennio, si osserva una leggera contrazione del numero di imprese attive in Emilia-Romagna (N. 42.036 nel 2021), pari a -1,5% e inferiore rispetto al dato nazionale (-2,5%); mentre il numero di dirigenti presenti in Emilia-Romagna mostra una leggera riduzione pari a -0,1%, inferiore al dato nazionale (-0,4%) (+0,6% dirigenti Bologna).
Considerando le altre province emiliane, la crescita maggiore del numero di dirigenti nell’ultimo triennio si evidenzia a Forlì-Cesena (+5,5%), seguita da Ravenna (+3,2%), Reggio Emilia (+1,8%) e Parma (+1,4%). La maggiore contrazione si registra, invece, a Ferrara (-13,0%), seguita da Rimini (-6,1%), Modena (-2,5%), Piacenza (-1,9%).
Interessante sottolineare che i dirigenti presenti nel settore manifatturiero dell’Emilia-Romagna, nel 2021, rappresentano ben il 59,0% del totale dirigenti del territorio emiliano.
Di contro, l’Osservatorio 4.Manager rileva che nel mese di Dicembre 2022, in Italia e in Emilia-Romagna, si assiste ad una alta domanda di competenze legate alla transizione sostenibile e transizione energetica; per quanto riguarda le province di Bologna, Ferrara e Ravenna, si osserva una maggiore richiesta per le competenze legate alla transizione sostenibile (pari quasi al 45,0% delle offerte di lavoro presenti a livello regionale).
Ecco perché a fronte dei dati sul mismatch tra domanda e offerta diventa fondamentale l’iniziativa di 4.Manager “Rinascita Manageriale”, un progetto mai sperimentato in Italia in ambito manageriale a livello nazionale che prevede lo stanziamento di 4 milioni di euro, sotto forma di rimborso spese per le attività di assessment aziendale e per la ricerca e selezione del personale, a favore delle aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come Temporary manager in 4 settori aziendali considerati strategici: innovazione e digitalizzazione, sostenibilità, organizzazione del lavoro post-Covid ed export. In particolare, tale rimborso spese copre fino a un massimo di 30.000 euro, nel caso in cui il manager venga assunto a tempo indeterminato e fino a un massimo di 15.000 euro, nel caso in cui il manager venga assunto a tempo determinato o attraverso un contratto di Temporary management. Inoltre, sono previsti: una copertura dei costi lato azienda per l’iscrizione al FASI e l’accesso gratuito per il manager a una piattaforma di e-learning.
Marco Chimenti, Direttore Generale Confindustria Romagna: “Il sistema Confindustria Romagna ha da tempo intrapreso un percorso di sostegno alle imprese nella ricerca di personale qualificato, a partire da quello manageriale, in risposta alla crescente difficoltà di reperire professionalità e consulenze adeguate ad affrontare i profondi e rapidissimi cambiamenti sui mercati. Noi vogliamo interpretare in modo contemporaneo il nostro ruolo di partner aziendale che veicoliamo attraverso il claim Your Team, con cui indichiamo il pool di consulenti esterni pronti ad intervenire all’occorrenza su ogni ambito aziendale, sia per interventi settoriali sia per azioni di tipo strategico, allo scopo di mantenere e rafforzare la competitività delle imprese in ogni tipo di scenario”.
Morena Diazzi, Direttrice Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna: “Si tratta di ambiti chiave per lo sviluppo produttivo della nostra Regione e al centro delle azioni previste nelle politiche regionali e nelle nuove programmazioni dei fondi strutturali 2021-2027: le grandi transizioni green e digitali richiedono investimenti importanti con particolare attenzione alle competenze specialistiche ma anche alle competenze manageriali necessarie per affrontare cambiamenti così complessi. E questi cambiamenti, per una economia altamente produttiva, aperta e internazionalizzata come quella della nostra regione, richiedono un ecosistema in grado di affrontare ricerca, innovazione, alte competenze, internazionalizzazione, mettendo al centro le imprese e rafforzando le infrastrutture necessarie per le grande transizione che vedono l’applicazione diffusa delle nuove soluzioni basate sui dati, la progressiva ricerca e introduzione di energia, materiali, beni e servizi completamente sostenibili, la crescita e lo sviluppo dei nuovi talenti”.
Fulvio D’Alvia, Direttore generale di 4.Manager: “4.Manager punta su Rinascita Manageriale non solo come strumento di “politica attiva” ma anche come leva di “politica industriale”. Oggi le imprese chiedono competenze nuove per sfruttare al meglio le opportunità legate alle transizioni sostenibili ed energetiche. Occorre quindi massimizzare il rilancio del sistema produttivo attraverso un’iniezione di competenze manageriali ad alto valore aggiunto. L’attività di 4.Manager si pone, per questo, l’obiettivo di essere un propulsore di competitività e competenze a supporto delle imprese, per ridurre le asimmetrie di mercato e contribuire a realizzare uno sviluppo sostenibile.”
Andrea Molza, Presidente di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna e AERDAI (Federmanager Emilia – Romagna): “Condivido il progetto di Rinascita Manageriale e vedo il pieno coinvolgimento delle Federmanager locali. Nel nostro tessuto di PMI, che sono state il successo del Paese nella crescita industriale, si affaccia una nuova esigenza, che è quella di un manager che aggiunga alla competenza tecnica - servita fino ad oggi - anche una ‘capacità e sensibilità manageriale’: questa contaminazione può avvenire grazie all’impiego di manager ‘in cambiamento’, provenienti da realtà più strutturate e magari internazionali. Il nostro compito è quello di sensibilizzare azienda e manager su un nuovo modo di rapportarsi: non solo l’uomo nato in azienda che diventa il manager di fiducia, ma il manager che arriva con alte esperienze, sposa il progetto imprenditoriale e conquista fiducia e rispetto. Solo con questi presupposti le nostre PMI possono competere su ambiti non solo tecnologici, ma strategici. Collaborando, le Confindustrie e le Federmanager del territorio possono contribuire a questo ambizioso risultato”.
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