Imballaggi in carta e cartone, Italia all’avanguardia per riciciclabilità e biodegradabilità

L’industria cartaria italiana è tra le prime in Europa per capacità di innovare processi e prodotti. Lo conferma lo studio Comieco sullo stato dell’innovazione della filiera cartaria italiana. 

 Lo studio è stato condotto dal professor Marco Frey della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa.

Il settore si conferma al passo coi tempi nell’epoca della rivoluzione digitale, in grado di distinguersi per dinamismo sia nella fase progettuale del packaging, che nell’ambito del riciclo. Un dato significativo la cui conferma arriva dagli investimenti in innovazione: l’industria cartaria europea investe complessivamente 3,5 miliardi di euro l’anno mentre in Italia la cifra si aggira intorno ai 420 milioni di euro.

“La vivacità del settore cartario – precisa Amelio Cecchini, Presidente di Comieco – è confermata anche dagli oltre 300 brevetti depositati in Italia per quanto riguarda lo sviluppo e la progettazione di imballaggi cellulosici negli ultimi anni. Nel 2017, lo European Patent Office ha ricevuto oltre 4.300 domande di brevetto da parte di imprese italiane (+4,3% sul 2016), di cui il 23% ha riguardato il settore delle macchine e delle tecnologie dedicate a carte e cartoni. L’innovazione in quest’area ha portato a realizzare imballaggi sempre più riciclabili e compostabili rendendo l’economia circolare una realtà e non solo uno slogan”.

Imballaggi cellulosici e innovazione sono anche protagonisti del primo Bando Invenzioni di Comieco Factory, il programma di Comieco dedicato alle imprese produttrici e utilizzatrici che punta a diffondere la cultura della sostenibilità, valorizzando nel contempo tutte le azioni che le aziende mettono in atto per lo sviluppo di imballaggi in carta e cartone sempre più innovativi ed ecosostenibili.

La giuria ha assegnato il primo premio di 20.000 Euro a Bestack, Consorzio Imballaggi in Cartone Ondulato di Forlì, che ha presentato il brevetto per invenzioni “imballaggio per ortofrutta trattato con una soluzione antimicrobica”, per il livello di innovazione e l’esempio efficace di prevenzione dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera.

Il secondo premio di 10.000 Euro è andato a SCIA Packaging Srl di Aci Sant’Antonio (CT) con il brevetto modello di utilità “scatola con separatori incorporati per contenere oggetti“, per la modalità con cui è stata affrontata una sfida particolarmente complessa che ha permesso di avere un imballaggio mono-materiale.

Il terzo premio di 5.000 Euro è andato a Antonio Sada & Figli S.p.A. di Pontecagnano Faiano (SA) e al suo brevetto per invenzioni “imballaggio mono pezzo in cartone ondulato con semplificato sistema di apertura a strappo per l’ottenimento di scatole a bocca di lupo”, per l’utilizzo della logica verticale del packaging che consente di ottenere vantaggi lungo tutto il processo di filiera, dal produttore al consumatore, e per i criteri ambientali adottati in fase progettuale.

La giuria ha deciso infine di riconoscere una menzione speciale al brevetto per invenzioni “materiale composito ad alta sostenibilità ambientale” di Next Materials Srl, spin-off affiliato al Consorzio Interuniversitario per la Scienza e Tecnologia dei Materiali del Politecnico di Milano, per l’alto livello di innovazione del materiale composto da fibre di cellulosa, anche riciclata, e da una matrice polimerica idrosolubile.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Bando allo spreco. Fragole buone più a lungo grazie al packaging

Next Story

Smog. Trend in diminuzione per polveri e biossido di azoto, ma gli obiettivi europei sono lontani