Reggio Emilia – Intervista a Mauro Del Bue, Assessore all’Ambiente

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Mauro Del Bue vive a Reggio Emilia, dove ricopre la carica di Assessore all’Ambiente e allo Sport. Usa raramente l’auto –“Abito in centro e amo muovermi a piedi in città. Per i miei frequenti viaggi fuori Reggio il mezzo di trasporto preferito è il treno” – e pratica la raccolta differenziata: “Dove vivo è prevista una raccolta differenziata specifica per il centro tramite cassonetti stradali (alcuni interrati) del vetro, plastica, carta. Nelle zone periferiche di Reggio circa il 40 % di abitanti hanno una raccolta domiciliare per tutte le tipologie di rifiuti. Questo ci ha permesso di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata del 59% nel 2012 . Un ottimo risultato per una città di 170.000 abitanti.” Oggigreen.it lo ha sentito in merito alle misure messe in atto nel suo Comune. 

Green Economy volano di sviluppo e risorsa per combattere la crisi. Cosa ne pensa?
Green Economy è una parola molto in uso in questi anni ma bisogna ricordare che le sue radici sono nel concetto di sviluppo sostenibile. Una economia verde è quella che si traduce in un maggior benessere ed equità sociale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali e le scarsità di risorse ecologiche. E’ un economia a bassa intensità di carbonio, efficiente nelle risorse e socialmente inclusiva.
I dati che vengono forniti ci danno già un idea ben precisa su come la Green Economy sia già un fenomeno di grande impatto e potenzialità. “.. In Italia, quasi 341.000 persone (l’1,5% della forza lavoro totale) svolgono un green job. …….. Oltre ai green job in senso stretto, la Green Economy impiega indirettamente o in maniera indotta quasi 1.224.000 persone (circa il 5% della forza lavoro totale) e pesa per il 5,3% del PIL. Ogni milione di euro generato dalla Green Economy italiana produce un effetto indiretto e indotto di quasi 2,7 milioni sulla nostra economia……(1).”
Mauro Del BueCosa aspettarci dal futuro? Sicuramente molto, soprattutto nel campo delle efficienza energetica e energie rinnovabili ma anche, spero, nel settore della la raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti all’origine, dei prodotti e servizi “verdi”.
Ma è indispensabile che ci sia una vera volontà politica per sfruttare questa grande opportunità. Occorre mettere in atto azioni concrete; garantire credito alle imprese, finanziare l’innovazione tecnologica, ma anche investire di più nella formazione e dare visibilità e valore, anche etico, ai lavori e prodotti verdi.
Energia, mobilità sostenibile e rifiuti. Ambiti importanti attorno ai quali ruotano decisioni e scelte strategiche. Quali le sue proposte?
Si certamente, questi tre temi rappresentano le grandi sfide che ci troviamo davanti. Le cose da fare per gli Enti Locali sono tante, e in gran parte già definite e delineate dalle varie strategie tematiche europee. Io credo personalmente che si debba ancora lavorare con maggiore incisività in Italia sul fronte della riduzione dei consumi energetici, soprattutto considerando il nostro patrimonio edilizio storico e quello di bassissima qualità energetica realizzato tra il dopoguerra e gli anni 80.
Per i rifiuti penso che ora non sia più rimandabile la grande sfida della riduzione della produzione dei rifiuti all’origine. Finché avremo cosi tanti imballaggi e contenitori non differenziabili tra i rifiuti sarà un problema arrivare a percentuali rilevanti di raccolta differenziata mantenendo costi sostenibili per famiglie e imprese. Il tema è complesso, ma occorre avere il coraggio di affrontarlo con politiche nazionali. La mia città, Reggio Emilia, è la prima delle città superiori ai 150mila abitanti per percentuale di differenziata con quasi il 59 per cento, anche grazie all’introduzione del porta a porta in circa un terzo del territorio.
Per quanto riguarda la mobilità, molte città, tra cui la nostra, hanno lavorato ed investito tantissimo negli ultimi dieci anni, creando piste ciclabili, moderando il traffico nelle zone residenziali. Ma alcuni temi di fondo restano profondamente irrisoti. Il parco auto, grazie ai vari incentivi, è fortemente migliorato come qualità delle emissioni, ma l’indice di motorizzazione (il numero di auto per abitante) è ancora altissimo, nonostante la crisi, e le nostre città sono sempre congestionate nelle ore di punta. Il trasporto pubblico, a parte le grandi città, è in tracollo finanziariamente e come numero di passeggeri. La qualità dell’aria in pianura padana, pur con segnali di miglioramento, mantiene forti le sue criticità. Su questi temi bisogna essere coraggiosi, riconoscere anche gli errori del passato e registrare che i buoni propositi non hanno dato frutti significativi. Da qui bisogna ripartire.
Sostenibilità ambientale e pubblica amministrazione, quali le scelte operate del suo Comune?
Il nostro Ente è impegnato dal oltre 10 anni a fare propri i principi fondamentali della sostenibilità dello sviluppo, per avere una comunità attenta alla tutela e al miglioramento dell’ambiente naturale ed urbano e, allo stesso tempo, anche prospera, solidale, in grado di offrire una buona qualità di vita. Per affrontare in modo efficiente tale sfida, ci siamo dati una visione strategica integrata. Per ogni macrotema ambientale Reggio si è data obiettivi a medio e lungo termine e ci siamo dotati di piani e programmi per dare attuazione a tali obiettivi e realizzare azioni e progetti conseguenti. In particolare il Comune di Reggio Emilia ha lavorato molto sul tema del verde urbano, della mobilità sostenibile e qualità dell’aria, sulla riqualificazione urbana, sulla raccolta differenziata, sulla energia sostenibile e riduzione delle emissioni climalteranti, ma anche sull’educazione ambientale.
Per esempio sul tema del verde il nostro obiettivo era di incrementare il verde in città e renderlo maggiormente fruibile oltre che salvaguardare e valorizzare gli ambiti naturali ancora presenti all’interno del territorio comunale. Ora abbiamo complessivamente 9,5 milioni di verde gestito dal Comune di cui 4,3 milioni sono aree verdi fruibili dai nostri cittadini, corrispondente a 25 mq per ciascun abitante. Le aree SIC (Siti di Interesse Comunitario) sono oltre 2.900.000 mq. in città ci sono duecento parchi, e in particolare sono stati realizzati due parchi fluviali, nei torrenti che bagnano la città, è in via di realizzazione.
Incrementare la mobilità ciclabile e moderare il traffico per rendere più vivibili e sicuri i nostri quartieri erano invece i nostri obiettivi strategici del tema della mobilità sostenibile. Ora Reggio Emilia è hai vertici della graduatoria di Legambiente come ciclabilità grazie agli oltre 187 km di piste ciclabili, ma anche ai numerosi progetti di sostegno alla mobilità ciclabile (tra cui, in particolare, ricordo Il BiciBus , progetto pluri premiato anche a livello europeo). Ha oltre 78 km di strade di Zone 30km/h con numerosi interventi infrastrutturali di moderazione del traffico nei quartieri residenziali e vicino alle scuole. Reggio Emilia è anche la città con la mobilità elettrica più sviluppata in Europa, vale a dire il più alto numero di mezzi elettrici procapite – uno ogni 400 abitanti veicoli in uso ad aziende ed enti pubblici, privati, imprese e noleggi a breve termine e si è dotata di una rete di colonnine distributive dell’energia per la ricarica dei mezzi elettrici.
Per i rifiuti gli impegni strategici che ci siamo dati erano relativi alla diminuzione della produzione di rifiuti, e all’incremento della raccolta differenziata mediante attuazione di un modello specifico per la nostra città (“modello Reggio”). La produzione pro-capite di rifiuti urbani è scesa dai 779 kg/ab/anno del 2006 agli attuali 671 kg/ab/anno, la percentuale di raccolta differenziata continua a crescere, il dato sul tutto il territorio ha raggiunto nel 2012 la percentuale del 58,79 %, nelle sole aree servite a raccolta domiciliare il dato 2012 della percentuale di raccolta differenziata è al 67%.
Aumentare l’efficienza energetica degli edifici, incrementare la produzione di energie rinnovabili sono invece i nostro obiettivi strategici sul tema energetico. La percentuale di abitanti serviti dal teleriscaldamento ha raggiunto il 30 % della popolazione, gli impianti fotovoltaici installati sul territorio sono oltre 22 MW, abbiamo contenuto i consumi energetici dell’ente a seguito dei numerosi interventi realizzati e nonostante l’incremento dei punti luce. Sono 246 i mq di pannelli solari termici su 12 strutture dell’Ente, 12 anche le strutture dotate di pannelli fotovoltaici per un totale di potenza installata pari a 137 kW. Nel 2012 si è avuta l’approvazione da parte della Commissione europea del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Evidenzio inoltre che il nostro Ente, è uno dei pochi in Italia che ha da dieci anni anche un Bilancio Ambientale a preventivo e consuntivo, che esplicita anno per anno i nostri impegni per l’ambiente e rende conto ai nostri cittadini delle azioni realizzate e dei risultati raggiunti con oltre 150 indicatori. Numerosi sono inoltre i prodotti-servizi “verdi” dell’Ente tra cui per esempio le auto elettriche, il Servizio di facchinaggio, vigilanza, pulizia e fattorinaggio, gli arredi scolastici, i fotocopiatori, la carta ecologica, i Toner.
Sono in previsione nuovi progetti?
In quest’ultimi mesi del mandato amministrativo proseguiremo sulla strada intrapresa, consolidando i progetti avviati. In questo periodo di scarsissime risorse non è poco.
Dal punto di vista dell’innovazione invece vorremmo lavorare sul tema degli open data relativi alle tematiche ambientali, rendendo i nostri dati ambientali disponibili in formati elettronici standard ed autorizzando ed incentivando il loro riuso a tutti (“open data”).
Le politiche internazionali dei europee stanno spingendo fortemente gli Enti pubblici affinché rendano disponibili a tutti i propri dati ed informazioni in formati “aperti” con licenze di riutilizzo. Questo non solo come elemento base della trasparenza e democrazia, ma anche per lo sviluppo economico e sociale valorizzando il grandissimo patrimonio informativo pubblico ed incentivando il suo riuso, anche a fini commercia.
Aprire a tutti ed incentivare il riuso dei dati ambientali in possesso delle pubbliche amministrazioni è una grande sfida!
Sarebbe interessante, poi, sapere se sono in atto forme di incentivazione particolari rivolte ai cittadini e alle imprese, relative all’adozione di scelte specifiche in campo ambientale oppure programmi rivolti ai giovani e alle scuole.
Per quanto riguarda le forme di incentivazione sul fonte dei rifiuti da molti anni tempo le nostre scuole sono stimolate alla raccolta differenziata della carta e cartone, tramite un piccolo contributo economico utilizzato per le attività didattiche interne. Genitori e bambini portano a scuola tutta la loro carta e cartone mettendolo negli appositi grandi contenitori posti da IREN nei cortili scolastici. Così imparano a dare valore della raccolta differenziata! Il Comune inoltre recentemente ha aderito al Progetto nazionale “RAEE@scuola “ che incentiva i ragazzi e bambini nella raccolta differenziata dei rifiuti elettronici grazie a premi (lavagne multimediali) alle scuole più virtuose, sensibilizzandoli anche su questo importante aspetto.
Un incentivo viene date anche alle famiglie che praticano il compostaggio domestico, mediante una riduzione della tariffa rifiuti del 20%. Non male in questo periodo!
Per quanto riguarda la mobilità, il Comune ha incentivato l’utilizzo commerciale di mezzi elettrici in centro. Tramite un accordo specifico tra Confcommercio e TIL ogni anno sono a disposizione delle imprese cittadine circa 150 auto commerciali elettriche. Queste ovviamente godono di incentivi indiretti relativi all’accessibilità in Centro Storico in ZTL e alla possibilità di sosta gratuita in tutti i parcheggi a pagamento. Un’altra importante forma di incentivazione indiretta è anche la possibilità per chi parcheggia l’auto in un parcheggio scambiatore esterno di utilizzare gratuitamente Minibu diretti verso il Centro e l’utilizzo gratuito per la prima mezzora delle biciclette del bike sharing.
Abbiamo inoltre cercato di incentivare anche la mobilità sostenibile casa-lavoro dei nostri dipendenti creando parcheggi interni per le bici e mediante abbonamenti a prezzi ridotti agli autobus.
Per quanto riguarda invece i programmi rivolti ai giovani e alle scuole, questi sono veramente moltissimi; dai progetti ed iniziative di educazione ambientale specifiche per le scuole, ai recenti progetti di cittadinanza attiva per i ragazzi (Leva giovani) rivolti anche alle attività ambientali.

Nato a Reggio Emilia nel 1951, laureato in Lettere e filosofia all’Università di Bologna. Sposato, un figlio. Risiede a Reggio Emilia.
Ha scritto vari libri sulla storia di Reggio, fra cui ‘Novecento’, dedicato a un secolo di storia di Reggio, con 700 biografie di reggiani illustri; ‘L’apostolo e il ferroviere’ sulle figure ‘parallele’ di Camillo Prampolini e Giuseppe Menada; in tema di sport tre volumi sulla Storia della Reggiana; ‘Il poker del pugile’, storia di Gino Bondavalli.
E’ stato segretario Provinciale del Psi dal 1977 all’87; consigliere comunale dal 1975 al 1993. Vice Sindaco di Reggio Emilia dal febbraio al novembre dell’87. Deputato al Parlamento dall’87 al ‘94 e dal 2006 al 2008. E’ stato inoltre sottosegretario di Stato dal 2005 al 2006.
Segretario nazionale del Nuovo Psi, nel 2007 ha aderito alla Costituente socialista collocandosi nel centrosinistra.

1 Dall’articolo “La Green Economy per una nuova e migliore occupazione” di Carlo Carraio Direttore dell’International Center for Climate Governance (ICCG)- 2013

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