Assogasliquidi: GPL e GNL, su immatricolazioni e consumi nel 2017

Nell’anno appena trascorso il fabbisogno di GPL è stato stimato dal Ministero dello Sviluppo Economico in 3,4 milioni di tonnellate, di cui 1,7 milioni per uso combustione e 1,7 milioni per uso autotrazione, in linea rispetto ai consumi registrati nel 2016. Nel periodo gennaio-febbraio 2018 i consumi di GPL hanno registrato una flessione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.


Al 31 dicembre 2017 la produzione di GPL si è attestata su 1,8 milioni di tonnellate lorde, l’importazione ha registrato 2,4 milioni di tonnellate di prodotto – trasportato per l’81% via nave, per il 10% via terra e per il 9% con le ferrovie – e l’esportazione 306mila tonnellate.
Per quanto riguarda il settore auto, il 2017 ha mostrato una crescita delle immatricolazioni di auto alimentate a GPL pari al 27%, passando da circa 101mila veicoli del 2016 a quasi 130mila.



Sul totale delle auto immatricolate lo scorso anno, cresce la quota del GPL, dal 5,6% del 2016 al 6,5% del 2017, con la benzina al 31,9%, il diesel al 56,4%, l’ibrido al 3,4%, il metano all’1,7% e l’elettrico allo 0,1%.
Cresce anche la domanda di GNL, i cui consumi totali nel 2017 sono aumentati del 50% rispetto al 2016, con una richiesta pari a 29.800 tonnellate, e il cui incremento al 2020 è stimato al 300%, con i distributori che nel 2030 toccheranno le 400 unità
Ad oggi si contano 15 impianti di GNL – il cui numero è raddoppiato nel giro di due anni grazie allo sviluppo della flotta mezzi alimentati a GNL che conta 950 mezzi pesanti (stima Iveco) -, 10 distributori di GNC alimentati col GNL, 18 depositi a servizio di utenze offgrid e 2 depositi a servizio di reti isolate.
I dati sono stati diffusi durante l’Assemblea annuale di Assogasliquidi, l’associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti (GPL e GNL) per uso combustione e autotrazione, che si è svolta a Roma il 20 marzo.
“Anche quest’anno i dati dimostrano la solidità del settore del GPL, che cresce soprattutto in relazione alle auto immatricolate”, ha dichiarato il Presidente di Assogasliquidi-Federchimica, Francesco Franchi, durante il suo intervento in Assemblea.
“Sono sempre più i cittadini che apprezzano le caratteristiche di questa fonte energetica pulita, vantaggiosa sia per uso riscaldamento, sia per uso autotrazione. Nel primo caso – ha spiegato Franchi – sono molti gli studi scientifici, condotti da istituti terzi, che hanno dimostrato le proprietà ecologiche del GPL rispetto alle altre fonti energetiche e il conseguente forte aiuto che può dare al Paese nella lotta all’inquinamento atmosferico e nel rispettare gli obiettivi europei in termini di emissioni. Ma altrettanti sono anche i vantaggi per il settore autotrazione, dove il GPL, oltre al notevole risparmio economico e ai benefici in termini ambientali, consente di poter utilizzare l’auto anche durante le giornate di blocchi alla circolazione, proprio grazie alle sue emissioni inquinanti sostanzialmente nulle”.
“I numeri però, con particolare riferimento alla prima parte dell’anno, mostrano anche una certa flessione – ha sottolineato Franchi – che riteniamo non giustificabile, alla luce dei benefici che derivano dall’utilizzo di questa fonte. Restano pertanto ampi i margini di crescita e le potenzialità, così come indispensabili risultano gli interventi normativi che incentivino la domanda verso combustibili alternativi come il GPL, in modo da sfruttare di più i vantaggi in termini ecologici”.
“Per quanto riguarda il GNL – ha concluso Franchi – i consumi sono aumentati del 50% nell’ultimo anno. Si tratta di un combustibile pulito, che insieme al GPL è stato indicato dalla Commissione europea, con la direttiva DAFI, tra le fonti energetiche alternative sulle quali puntare per una crescita sostenibile. Esso infatti, utilizzato per il trasporto marittimo, quello stradale pesante, per gli impieghi industriali non raggiunti dal metano e per le utenze off-grid può dare un notevole contributo per abbattere le emissioni inquinanti e, con la realizzazione di un sistema infrastrutturale adeguato, rendere maggiormente indipendente il nostro Paese dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico”.

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