A Lodi la cattedrale e’ … vegetale

La struttura ospiterà 108 alberi e ne guiderà la crescita.

Riva sinistra del fiume Adda, area “Ex Sicc”. Qui a maggiio 2016 sono iniziati i lavori per la costruzione della Cattedrale Vegetale, un’opera dell’Artista di Art in Nature Giuliano Mauri, scomparso nel 2009. Il termine dei lavori e’ previsto per settembre, l’inaugurazione ad ottobre.


Mauri lascia in eredità uno scritto,considerato il suo testamento artistico, nel quale progetta una Cattedrale Vegetale per la sua città.
L’Associazione Giuliano Mauri, grazie al Comune di Lodi e al sostegno della Regione Lombardia, di grandi nomi dell’arte Italiana, di sponsor privati e con il patrocinio de La Triennale di Milano – come garante della qualità culturale del progetto -porta avanti il sogno di Mauri.
Credere in un luogo di culto e di aggregazione dove esiste solo la natura con la sua forza e i suoi silenzi, contemplare il cielo e pregare ognuno a proprio modo, o semplicemente fluire i pensieri, essere dentro l’opera.
La prima idea di Cattedrale Vegetale viene a Mauri negli anni ’80, ma solo nel 2001 riesce a costruirla ad Arte Sella (Borgo Valsugana, Trento), grazie al Direttore Artistico Emanuele Montibeller, immagine simbolo della valle, l’installazione accoglie migliaia di visitatori l’anno.
La seconda realizzata nel Parco delle Orobie (Bergamo), in un contesto ambientale più isolato, ma comunque visitata da migliaia di persone.
La Cattedrale Vegetale di Lodi occuperà un’area di 1.618 mq, sarà costituita da 108 colonne di legno – dal diametro di 1,20m ciascuna – alta 18m, lunga 72m e larga 22,48m.
La struttura ospiterà 108 alberi e ne guiderà la crescita.
Mauri costruisce architetture vegetali con l’intento di recuperare un dialogo profondo con i luoghi.
In questa direzione si è sempre collocato il suo lavoro, attento a lasciare i segni minimi, essenziali, lievi, nella prospettiva di una sorta di continuità, o di reciproco completamento, tra arte e natura.
La direzione artistica dei lavori è coordinata dai figli di Mauri, il progetto è curato da Francesca Regorda, tutto sotto il controllo del Comune di Lodi con l’Assessore all’Ambiente, attività produttive e lavoro, pace e cooperazione, turismo, gemellaggi ed Expo 2015, Andrea Ferrari, che racconta così il progetto: “Oltre a rappresentare un sentito e riconoscente omaggio alla figura dell’artista Giuliano Mauri, la realizzazione della Cattedrale Vegetale, rappresenta per Lodi, l’occasione per connotare il paesaggio urbano, con una presenza di grande forza evocativa, destinata a diventare un autentico land mark, in un contesto di straordinario pregio ambientale, immerso nei meandri del fiume Adda, ma allo stesso tempo in prossimità del centro abitato, valorizzando e promuovendo il rapporto con la natura che costituisce un elemento centrale nell’opera di Giuliano Mauri.”
“La Cattedrale Vegetale evoca in noi molte emozioni, incontra qualche nostro bisogno indefinito, ma lo fa con leggerezza, lasciandoci spazi per guardarci attraverso, come attraverso le sue possenti ed eteree colonne. Ci intimidisce con le sue dimensioni: l’altezza la monumentalità; rievoca grandi fatiche e grandi invenzioni, aspirazioni architettoniche e religiose degli uomini che in ogni periodo della loro storia hanno provato a spiegare, sfiorando i loro limiti e le loro possibilità, rivolgendosi alle loro divinità, cercando di raggiungerle in una preghiera non certo sussurrata o sommersa.”(Laura Tomaselli, Arte Sella 2003)

“La Cattedrale rappresenta un’idea di magnificenza, un ordine e una sacralità del luogo, ho sempre voluto dare corpo a questa fratellanza che esiste tra il luogo e la sacralità della terra e di questi elementi che si innalzano che sono gli alberi. In questo c’è dentro tutta la filosofia del mio lavoro. Il luogo non mi dimentica e questo mi fa felice, mi piace pensare che la gente attraverserà questo luogo pensando al perché è stata costruita, al perché si è fatta, una domanda che la gente si farà da sé, rendendosi conto che l’opera vale il posto.”(Giuliano Mauri)

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