Expo: i segni particolari dei padiglioni (2° parte: C – G)

Expo, il padiglione cinese
Expo, il padiglione cinese

Expo, fino alla fine di ottobre lo spettacolo continua. E continua anche la panoramica di Oggigreen.it sui padiglioni dei diversi Paesi. Dopo Angola, Argentina, Austria, Azerbaigia, Bahrein, Belgio, Bielorussia e Brasile, Angola, Argentina, Austria, Azerbaigian, Bahrain, Belgio, Bielorussia e Brasile, ecco i segni particolari di Cile, Cina, Colombia, Francia, Equador, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Germania e Giappone (GALLERY).
Cile H22 – L’accesso al Padiglione del Cile – un’architrave in legno sollevata da quattro pilastri di cemento che vuole ricreare l’orizzonte temperato tipico dell’architettura cilena – è un punto relax con tavoli e panche. In un percorso d’ingresso della durata di 3-5 minuti sono protettati i contrasti tipici di questo territorio. L’itinerario è accompagnato da tavole interattive, proiezioni immersive in 3D 4k, ricorso alla realtà aumentata.
Cina G14 – È la prima volta che la Cina partecipa a un’Esposizione Universale e quindi Expo Milano 2015 diventa un momento di grande festa, un’occasione per mostrare le meraviglie di un Paese ricco di cultura e di tradizioni. La Cina riflette sul tema della gratitudine e del rispetto per il Pianeta, partendo dal concetto che l’uomo è parte integrante della natura. I Padiglione riflette i progressi della tecnologia cinese nel campo dell’agricoltura e mostra come sarà possibile nel futuro offrire cibo salutare a tutti i popoli.
Il visitatore scopre qui il processo del raccolto secondo il calendario cinese lunisolare, come si producono cibi tipici come il tofu e quali sono i progressi scientifici che possono migliorare nel futuro al produzione di cibo, come il riso ibrido del professor Yuan Longping.
Colombia G14 – La visita al Padiglione della Colombia si snoda attraverso cinque piani termici, corrispondenti ai diversi climi che il Paese riunisce in un solo territorio, a diverse altitudini.
Francia G18 – Entrando da un labirinto-giardino, che riproduce tre paesaggi agricoli, si arriva un’ampia grotta, che rende l’esposizione francese una sorta di percorso iniziatico. In una volta interamente ricoperta di vegetazione, sono mostrate le soluzioni per “Produrre di più e meglio”. L’ultima sezione è dedicata a “Piacere e salute”, e invita i partecipanti a riscoprire il piacere di cucinare e mangiare come ricompensa per gli sforzi sostenuti nel percorso, con una distesa di slogan che incoraggiano ad agire meglio per il futuro del cibo.
Ecuador G22 – Nello spazio-museo fluttuano ologrammi 3D di cacao, rose, quinoa e altri elementi, con un sistema tecnologico che ne riproduce i profumi.
Emirati Arabi Uniti H16 – Attraverso rampe dalle forme sinuose, che simboleggiano le dune, si entra nel cuore del Padiglione,
dove è proiettato il filmato “Family Tree”. Verso la fine del cortometraggio, i visitatori sono condotti in uno spazio teatrale interattivo, nel quale sono coinvolti per portare a termine la storia. La visita termina con l’esposizione “La vita segreta di una palma da datteri”
Estonia G25 – Il focus del Padiglione sono i tipici dondoli (“kiik”): facendoli oscillare si può generare energia elettrica.
Germania G22 – La prima parte del percorso del Padiglione tedesco illustra le fonti dell’alimentazione (suolo, acqua, clima e biodiversità). Nello spazio “Il mio giardino di idee” ogni visitatore può interagire con il materiale esposto per ottenere ulteriori informazioni multimediali. Il gran finale è lo show “Be(e)active”: i visitatori possono sperimentare un volo sulla Germania (attraverso 3mila schermi che proiettano paesaggi tedeschi) dalla prospettiva di due api in volo, il cui movimento è diretto da un direttore
d’orchestra.
Giappone G24 – Il Padiglione del Giappone, composto da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro in modo da lasciar penetrare la luce solare, ospita un ristorante da dieci tavoli sedendosi ai quali è possibile fare un pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo con una spiegazione delle sue caratteristiche.
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