Organizzazione al top: quanto conta nel processo di produzione e vendita

Una società moderna e sempre al passo con i tempi richiede un’attività lavorativa “di conseguenza”, con un’organizzazione puntuale ed efficiente di tutti gli aspetti legati al processo produttivo ed alla sua preventiva pianificazione. Così da beneficiare della massima resa non solo dal punto di vista della qualità, ma anche in termini di ottimizzazione, risparmio e sostenibilità.

Un discorso, questo, riguardante qualunque tipologia di impresa, sia di piccole che di medie o grandi dimensioni, presente sul mercato ed interessata alla migliore gestione delle risorse interne per una piena soddisfazione dei consumatori.

Diversi sono i fattori che vanno a “comporre”, definendola, per così dire, la grande “filiera” della produzione e dunque della produttività ottenibile. E tra questi sono senza dubbio “voci” determinanti quelle rappresentate dalla supply chain e dalla gestione di magazzino e dei flussi di gestione. Ma anche dal mantenimento del dark store, progettato, quest’ultimo, esclusivamente per la clientela del commercio online. Scopriamone allora qualcosa di più, proseguendo nella lettura.

Il Dark Store: cos’è e come funziona

Complici i suoi tanti vantaggi – in primis quello della praticità e dell’immediatezza – l’e-commerce ha registrato, soprattutto nei tempi più recenti, un vero e proprio boom, profilandosi come una nuova esperienza di acquisto sempre più “praticata”.

Ben si comprende, allora, come in questo contesto la gestione e preparazione degli ordini nei dark store assuma un ruolo molto importante, rivelandosi fondamentale per tutte le società di delivery.

Ma cos’è un dark store e come funziona? Letteralmente “negozio oscurato”, il dark store è un magazzino “destinato” alla preparazione degli ordini della spesa online. Strutturato in tutto e per tutto come un tradizionale punto vendita, è caratterizzato dalle classiche corsie ove sono collocati i prodotti con cui solitamente ci si “interfaccia”. Ma non è aperto al pubblico, prevedendo la sola presenza degli operatori addetti (i cosiddetti “picker”, da “picking”, che vuol dire “selezionare”, “raccogliere”), che raccolgono i prodotti, provvedendo in sostanza ad effettuare la spesa per conto di chi l’ha ordinata online. E poi ad affidarla al corriere di turno che si occuperà della relativa consegna.

Condicio sine qua non per la buona riuscita di un dark store è la sua posizione, che deve essere assolutamente strategica, capace di far fronte in maniera ottimale a quelle che sono le esigenze di approvvigionamento e di consegna della spesa.

Sono pure altri, però, i parametri che entrano in gioco: vediamo quali.

Coordinazione ed efficienza, le parole chiave per il successo

Non solo la giusta location. Anche fattori “interni” concorrono a decretare il buon esito di un dark store, a farne una realtà apprezzata e “vincente” su tutta la linea.

Sono infatti la coordinazione e l’efficienza il “cuore” del meccanismo alla base di questo “particolare” magazzino, che si traducono in una perfetta amministrazione del personale e dei flussi di lavoro del magazzino stesso. Unita ad un’adeguata disposizione dei prodotti e delle corsie, che non “segue” i classici “criteri” commerciali rivolti al consumatore, bensì quelli improntati alla logistica e alla produttività. Con in primo piano la facilitazione delle attività di picking ed il ridimensionamento dei tempi di gestione degli ordini.

Ecco allora l’importanza di una realtà che offra servizi “mirati”, e che faccia della qualità e della professionalità i propri biglietti da visita. Non disgiunti da una costante attenzione al cliente, nella ricerca di quella che è la soluzione più indicata per le sue esigenze.

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