Bollette elettriche troppo costose? Impariamo ad individuare tutti gli sprechi!

Il mondo del risparmio è indubbiamente complesso ed il modo migliore per entrarvi efficacemente è acquisire la consapevolezza del superfluo, specialmente per quanto riguarda il consumo energetico. Saper leggere le voci che troviamo sulla bolletta della luce ci aiuta a capire la nostra modalità di approccio ai consumi e di cosa si compone la spesa che periodicamente sosteniamo. È importante ad esempio sapere che alcune delle componenti del prezzo dell’energia elettrica rimangono sostanzialmente invariate ma altre dipendono dal fornitore che scegliamo ed è perciò fondamentale che gli addebiti siano segnalati in maniera chiara e che siano di facile lettura per tutti.

Per leggere le bollette elettriche correttamente quindi la prima cosa importante è conoscere bene la sua struttura, ricordando che a stabilire la struttura base della bolletta è stata l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEGG), a cui qualsiasi operatore del mercato libero deve attenersi. Questa è sostanzialmente costituita da tre parti: sintesi, dettaglio, comunicazioni.

La sintesi è l’incipit di ogni bolletta e riassume le principali componenti di costo dell’energia: servizi di vendita, servizi di rete – di cui sono specificati gli oneri di sistema ed imposte. In questa sezione è possibile trovare anche un riepilogo dei contatti utili come il servizio clienti, i numeri di emergenza per guasti o disservizi, i dati del cliente (di cui è opportuno comunicare ogni variazione) e la data ed il numero della fatturazione. L’ultima voce di sintesi contiene il riepilogo delle modalità di pagamento e segnala lo stato dei pagamenti.

Il dettaglio è il cuore di ogni bolletta, ovvero la sezione dedicata alla specifica elencazione degli effettivi consumi (escludendo i conguagli) che hanno dato origine agli importi. Il box di dettaglio contiene i servizi di vendita, i servizi di rete, gli oneri generali di sistema e le imposte.

I servizi di vendita, suddivisibili in una quota fissa (composta a sua volta dei costi derivanti da commercializzazione, vendita e dispacciamento), che compare anche se non c’è consumo di energia nel periodo di riferimento della bolletta perché dipende dal fatto che l’utenza è attiva e da una quota energia, che viene invece evidenziata solo nel caso in cui si abbia consumato energia nel periodo di riferimento della fatturazione e che comprende la componente energia (Kwh consumati), le perdite di rete, la componente variabile del distaccamento ed il corrispettivo di sbilanciamento.

I servizi di rete, relativi alle attività proprie del distributore come trasporto, distribuzione e misura, composti a loro volta da quota fissa (fissata dall’AEEG e dipendente dal fatto che l’utenza sia attiva), quota potenza (valore annuo stabilito dell’AEEG moltiplicato per la potenza impegnata del contatore espressa in €/kWh mese) e quota variabile, proporzionata al volume dei consumi e fatturata per scaglioni di consumo.

Gli oneri generali di sistema, provenienti da provvedimenti normativi (tra cui il decreto legislativo n. 79/99, le leggi n. 83 del 2003 e n. 368 del 2003) e che si possono osservare in bolletta con le seguenti sigle:

     1. A3 a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate
     2. UC7 per la promozione dell’efficienza energetica
     3. A2 e MCT a copertura degli oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali
     4. A4 a copertura dei regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato
     5. UC4 a copertura delle compensazioni per le imprese elettriche minori
     6. A5 a sostegno alla ricerca di sistema
     7. As a copertura degli oneri per il bonus elettrico
     8. Ae a copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica

Le imposte, formate da due componenti: l’imposta erariale di consumo o accisa, che viene applicata alla quantità di energia che viene consumata indipendentemente dal tipo di contratto o dal fornitore scelto e l’imposta sul valore aggiunto (iva), che viene applicata al costo totale della bolletta con un peso del 10% per gli utenti domestici e del 22% per gli utenti con “usi diversi”.

Le comunicazioni: terza e ultima sezione in bolletta è quella che contiene le informazioni previste dalla normativa che sono utili al consumatore riguardo al servizio di energia elettrica insieme a tutte le linee guida dettate dall’AEEG.

I dati da analizzare per comprendere correttamente l’importo dei propri consumi sono dunque molti e troppo spesso generano confusione nella persona che li deve esaminare, per questo sarebbe auspicabile ricevere bollette in grado di mostrare l’essenziale all’interno di una singola pagina ed un’adeguata assistenza dal proprio fornitore.

Una delle realtà più accoglienti in materia di sensibilizzazione al risparmio è invece incarnata dall’azienda toscana Enegan che offre una grande trasparenza nella segnalazione dei costi sostenuti per le bollette di gas e luce e che mette a disposizione dell’utente i suoi migliori consulenti energetici, figure specializzate nel settore dell’energia, con una particolare attenzione verso le tematiche della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Il motto preferito: “Enegan aiuta a fare luce sui tuoi dubbi”.

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