Cambiamenti climatici, la vite si sposta a nord

Grappoli d'uva
La temperatura cresce e le aree adatte alla vite potrebbero spostarsi verso zone più nordiche.

La temperatura cresce e le aree adatte alla vite potrebbero spostarsi verso zone più nordiche.
E’ quanto risulta nello studio degli impatti dei cambiamenti climatici sul vino “Climate Change, Wine and Conservation” condotto dal centro ricerche statunitense Conservation International con scienziati di sei università. I ricercatori hanno combinato 17 modelli climatici diversi per verificare gli effetti futuri delle temperature piu’ alte e dei cambiamenti nelle piogge. Questo si tradurrà in una redistribuzione globale delle regioni produttrici di vino. I risultati ci toccano da vicino, se si pensa che vi si ipotizza che entro il 2050 addirittura fino all’86% delle aree europee del Mediterraneo dove ora si produce vino potrebbe non essere più adatta alla vite.

Dall’analisi emerge che la California potrebbe perdere il 60% delle aree, il Cile il 25, l’Australia il 73. In nord Europa aree vinicole in aumento del 99%, in Nuova Zelanda del 168 e nel nord America del 231. E la produzione comincerà anche in Cina, dove la domanda esploderà. Ma sarà necessario, avvertono al Conservation International, porre attenzione all’ecosistema, se gli attuali habitat della fauna selvatica diventeranno adatti per la coltivazione della vite. Un esempio, il Nord America, dove il cambiamento potrebbe avvenire in territori oggi importanti per grizzly, leoni di montagna e alci, che necessitano di grandi paesaggi naturali per sopravvivere.

Mappa evoluzione zone adatte alla coltivazione della vite al 2050
Mappa evoluzione zone adatte alla coltivazione della vite al 2050

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