Consorzio Riso del Delta del Po IGP: quali scenari per il riso italiano?

Consorzio Riso del Delta del Po IGP: quali scenari per il riso italiano?
Consorzio Riso del Delta del Po IGP: quali scenari per il riso italiano?

Il Consorzio Riso del Delta del Po IGP ha di recente organizzato, in occasione della XX edizione della manifestazione de “Le giornate del Riso”, un convegno per discutere degli scenari e delle prospettive in tema di internazionalizzazione e grande distribuzione del prezioso cereale.
L’evento si è tenuto a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, in un territorio caratterizzato da suggestive risaie e lande piatte che lasciano spaziare lo sguardo fino all’orizzonte, in gran parte situato sotto il livello del mare, tanto da essere il paese più “Basso di Italia”.

 

Questa è infatti l’area tipica per l’ottenimento del pregiato riso tutelato dal Consorzio, che si estende sul cono orientale estremo della pianura padana fra le regioni Veneto ed Emilia Romagna, nei territori formati dai detriti e riporti del fiume Po, nonché dalle successive opere di trasformazione fondiaria che ne hanno reso possibile la coltivazione.
Il terreno del Delta del Po è infatti particolarmente adatto alla coltivazione di riso grazie alla salubrità della brezza marina.
“L’impegno primario del nostro Consorzio è quello di tutelare il Riso Igp e lo sforzo per il futuro è quello di abbracciare il mercato e abbandonare gli schematismi” così ha esordito Adriano Zanella, Presidente del Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po IGP, che ha aperto il convegno dopo i saluti del Sindaco di Jolanda di Savoia, Elisa Trombin.
L’interessante dibattito, che si è sviluppato attorno al tema delle prospettive per il riso italiano, si è svolto alla presenza dei tre “attori” coinvolti nel processo di commercializzazione: il produttore, il trasformatore e la grande distribuzione.
All’inizio del convegno il presidente Zanella ha ricordato come: “negli ultimi tre anni il Riso del Delta del Po IGP, grazie ad un accordo con l’industria, abbia visto un’espansione pari al 267,72% il che significa” ha proseguito “ che, solo nell’ultimo anno, si sono prodotti 12 milioni di risotti. Il nostro riso IGP vanta senza dubbio una grande qualità accanto alla quale si conferma una potenzialità non indifferente di sviluppo per soddisfare la richiesta che arriva dalla Grande Distribuzione Organizzata.”
Secondo i dati forniti da Paolo Carrà dell’Ente Risi, infatti, la superficie investita a riso prevista nel 2015 nella provincia di Ferrara è di 7.173 ettari (+ 3,5% rispetto al 2014), mentre nella provincia di Rovigo gli ettari sono 1.103 (-2%).
“Fin da subito abbiamo pensato a numeri importanti per il nostro riso e abbiamo lavorato per creare un rapporto qualità/prezzo molto buono nonostante il mercato sia molto fluttuante. Garantire un prezzo stabile alla GDO e una remunerazione adeguata ai risicoltori, rappresentano i nostri punti di forza nello sviluppo di questo progetto” ha dichiarato Alessandro Grandi, di Grandi Riso.
D’accordo anche Flavio Innocenzi, Direttore Consorzio di tutela dell’Asiago DOP, il quale ha sottolineato l’importanza della valorizzazione del prodotto: “in questo frangente il lavoro dei Consorzi è estremamente importante. Da un lato il loro compito primario è quello di difendere la denominazione, dall’altro stimolare e promuoverne la presenza sul mercato creando un valore aggiunto distintivo. La tutela deve essere obbligatoriamente correlata al mercato. Se i prodotti a marchio non trovano sbocco sui mercati, la mera tutela non salvaguarda l’economia di quel prodotto.”
Sull’organizzazione e la minore frammentarietà del sistema agricolo ha puntato anche l’Assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, che ha sottolineato quanto sia importante puntare proprio sulle organizzazioni interprofessionali, dove industria e agricoltura riescono finalmente a dialogare e concordare strategie comuni. “Accanto all’aggregazione, la Regione con i bandi PSR di prossima uscita, intende valorizzare l’innovazione, la ricerca e i giovani imprenditori. Questa è la strategia che abbiamo adottato per i prossimi anni.”
Un’indicazione e uno stimolo importante sono arrivati da Francesco Pugliese, Amministratore Delegato di Conad: “all’interno della nostra realtà sicuramente spicca la valorizzazione di ciò che è IGP e DOP tanto che abbiamo una linea di produzione dedicata che rappresenta una percentuale in continua crescita del nostro fatturato (12 miliardi). Per una collaborazione sempre più efficace con la GDO, i Consorzi di tutela devono aggiungere un punto chiave alla loro attività: la commercializzazione, la capacità, quindi, di arrivare sul mercato in modo meno frammentario e più organizzato.”
Durante il convegno, inoltre, il Comune, il Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po IGP e l’Ente Nazionale Risi, con l’Assessore Simona Caselli, hanno assegnato ai risicoltori del territorio un attestato di riconoscimento per aver creduto, valorizzato e prodotto il riso in questo territorio.
Sono stati consegnati anche due riconoscimenti particolarmente significativi per la storia e la tradizione della risicoltura ferrarese: “risicoltore innovatore” a Giuliano Guidi e “azienda storica” alle Bonifiche Ferraresi.

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