Energia, Althesys: politiche timide non abbasseranno i prezzi per i consumatori

Energia.

Le rinnovabili, tra regole e mercato, riusciranno a centrare gli obiettivi al 2030? È questa la domanda al centro dell’incontro “Sistemi di sostegno alle energie rinnovabili in Italia: dal Decreto Fer-x al Decreto Fer-z”, organizzato all’Energyear 2025, l’evento internazionale che si è svolto a Milano e che ha visto confrontarsi alcune delle maggiori imprese e utility energetiche italiane – come Enel, Edison, Erg, Eni Plenitude – davanti a un pubblico di quasi mille operatori della filiera energetica.

L’obiettivo era mettere a confronto le aziende sulle regole e sui meccanismi adottati in vista degli obiettivi al 2030. Il quadro emerso è risultato complesso e ha sollevato dubbi sull’efficacia delle misure adottate, cercando di individuare quelle che al momento stanno funzionando meglio.

All’incontro moderato da Alessandro Marangoni, Chief Executive Officer di Althesys Strategic Consultants, sono intervenuti: Luca Bragoli, Director Regulatory Affairs di ERG; Fabio Lamioni, CEO di Edison Rinnovabili; Michele Pizzolato, Director Regulatory Affairs di Eni Plenitude, e Enel Green Power.

Alessandro Marangoni (Althesys) ha introdotto la discussione evidenziando la fase di vivacità del mercato, preso tra le aste Macse e quelle del Fer-X, ma anche la complessità delle policy che vedono in campo o in attesa diversi nuovi strumenti: Fer-X, Fer-X Nzia, Energy release, Fer2, e così via. Quali di queste misure sono adeguate a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati?

Bragoli (Erg) ha ricordato che la domanda elettrica è in calo costante negli ultimi anni e il processo di elettrificazione stenta a espandersi. “Se non si riesce a invertire il trend, aumentando la domanda ed elettrificando i consumi, si rischia di mancare gli obiettivi 2030 e far fallire la transizione energetica. Gli investimenti nelle rinnovabili troveranno condizioni di mercato sempre meno favorevoli per crescere”.

Lamioni (Edison Rinnovabili), prosegue nel ragionamento e ha preso spunto dai risultati provvisori della prima asta del FerX transitorio sottolineando il fatto che “da un lato, si è saturato tutto il contingente per il fotovoltaico (con numeri comunque inferiori alle manifestazioni di interesse iniziali), dall’altro l’eolico è rimasto nettamente sotto. Nonostante i progressi verso la semplificazione, i processi autorizzativi e i ritardi in alcuni provvedimenti (aree idonee), la complessità del sistema Italia rimane un freno allo sviluppo”. Inoltre, i prezzi a base d’asta per l’eolico possono essere insufficienti per alcuni progetti e frenarne quindi lo sviluppo.

Sottolinea Marangoni: “Studi recenti fatti da Althesys mostrano che nell’ottica del sistema Italia, il risparmio sulle tariffe che il policy maker punta ad ottenere sarebbe più che assorbito dalla mancata discesa dei prezzi elettrici che le rinnovabili possono portare per i consumatori. In altri termini, politiche troppo caute sulle rinnovabili non abbasseranno i prezzi dell’energia elettrica per i consumatori”.

Enel Green Power ha evidenziato che “il clima generale del mercato è oggi positivo ma per evitare il rischio che nelle prossime tornate di aste si verifichi quanto già accaduto con il decreto precedente, bisogna continuare a lavorare per incrementare il tasso di successo dei procedimenti autorizzativi e avere progetti autorizzati in grado di coprire i futuri contingenti rispetto agli obiettivi e target al 2030”.

Pizzolato (Plenitude) ha ricordato che la maggior parte di tutta la nuova capacità rinnovabile sarà a tariffa regolata e il mercato coprirà una fetta residuale. “Le caratteristiche del sistema economico e industriale italiano limitano la diffusione dei PPA e le attuali misure basate sui contratti per differenza possono sostenere lo sviluppo con costi limitati. Serve però che tutte le misure siano adeguatamente pianificate e che si riduca l’incertezza, come ad esempio quella sull’energy release o sull’attuazione del decreto Fer2 per l’eolico off-shore che può avere significative ricadute su tutto il sistema industriale italiano”.

Il dibattito di Energyear 2025 organizzato da Althesys ha evidenziato come accelerare l’autorizzazione dei progetti, semplificare le regole e garantire stabilità al mercato saranno le chiavi per rendere le rinnovabili il vero motore della crescita italiana. Mancano meno di cinque anni alla scadenza e finora i policy maker si sono mossi troppo lentamente.

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