Libri – Il cibo perfetto di Massimo Marino e Carlo Alberto Pratesi

Alimenti tipici della dieta mediterranea
Alimenti tipici della dieta mediterranea

Edito da Edizioni Ambiente, Il cibo perfetto non lascia scampo: la conclusione? Non esiste un “cibo perfetto”, nonostante consigli e sentenze di valanghe di esperti.
Scritto da uno specialista di valutazione del ciclo di vita dei prodotti e da un esperto di marketing , il libro vuole fare ordine fra le mille soluzioni, con cui siamo quotidianamente e contradditoriamente martellati, da medici e aziende, nutrizionisti e cuochi, guru e predicatori.
Perché infine, fanno notare gli autori, tutto dipende dal criterio di valutazione con cui ci si rapporta al cibo, e dall’obiettivo, o valore, che ognuno decide di perseguire producendo o consumando cibo.

Gli autori analizzano con la metodologia LCA (Analisi del ciclo di vita) tutte le fasi di produzione degli  alimenti e ne definiscono secondo un rigoroso procedimento scientifico gli impatti ambientali. Anche se la cosa può sconcertare qualcuno, non esistono ricette facili e ogni produzione o scelta di consumo ha conseguenze complesse, con vantaggi e controindicazioni tanto per noi – come individui consumatori e parte di una collettività – quanto per l’ambiente.
“In linea generale, un’azienda, una società o un ecosistema possono essere definiti sostenibili solo quando hanno in sé la capacità di mantenersi nel tempo senza perdere le proprie qualità.”
Per ottenere questo risultato occorre una costante attenzione su tre fronti: economico, ambientale e sociale.
Il messaggio è semplice: non può esistere un’economia se non all’interno di una società, e nessuna società umana può sopravvivere se non ha un ambiente che la accolga e la sostenga. La sostenibilità è un viaggio e non una destinazione.
“Il fatto che l’ambiente (ossia il pianeta) sia l’elemento nel quale tutto avviene e dal quale tutto dipende viene troppo spesso dimenticato.”
Oggi, un impegno verso la sostenibilità non può più essere considerato come una semplice strategia di posizionamento.
È la condizione necessaria per la sopravvivenza stessa del proprio business, soprattutto considerando che basta un sussulto dell’opinione pubblica, sapientemente diffuso attraverso i media, per scatenare boicottaggi e accuse di “insostenibilità”.
“La vera sfida del “marketing sostenibile” è dunque quella che consente di uscire dalla nicchia del “green marketing” e dalle tentazioni del greenwashing per abbracciare, in un’unica offerta, tutta l’area della sostenibilità.”
In questo caso il beneficio di breve e lungo periodo della collettività e quindi la tutela del pianeta si affiancano (e non si sostituiscono) al vantaggio del consumatore, per garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’impresa.
Alla fine, a definire la qualità di un cibo o di un modello alimentare è in gran parte il livello di consapevolezza con cui lo si produce, trasforma, commercializza e consuma.
Se non esistono “filosofie” alimentari o produttive valide sempre, ovunque e per chiunque, c’è però un dato estremamente solido a cui fare riferimento, un dato che emerge dalle molte storie raccontate nel volume: il sistema agroalimentare italiano, dai processi di produzione fino alla distribuzione e al confezionamento, dalla trasparenza nella comunicazione alla certificazione, presenta degli standard di qualità e sostenibilità tra i più elevati al mondo.
Indice
Introduzione
Contributi al lavoro
1. cosa c’entra la sostenibilità con il mercato
1.1 Come si comportano le imprese
1.2 Cosa vogliono i consumatori
1.3 Esiste un marketing “perfetto”?
1.4 Dal marketing ai processi
2. come si calcola e come si comunica l’impatto ambientale
2.1 Cos’è l’impatto ambientale
2.2 Gli impatti globali e locali
2.3 LCA: una metodologia per valutare i sistemi complessi
2.4 Gli indicatori usati nella pubblicità
2.5 La comunicazione perfetta: le etichette e la certificazione
3. verità e dilemmi della produzione alimentare
3.1 Gli impatti ambientali della coltivazione
3.2 Animali e piante: due sistemi interdipendenti
3.3 La fase di trasformazione industriale
3.4 Quanto conta la confezione?
3.5 meglio se è a km zero?
3.6 La cottura perfetta: Il coperchio sulla pentola
3.7 Chi spreca di più
3.8 Catena alimentare o filiera controllata?
4. la sostenibilità vien mangiando
4.1 La dieta sostenibile
4.2 Dieta e impatti ambientali: come si comunica?
4.3 È solo il cibo a renderci insostenibili?
Che fare?
Concludendo
Glossario

Gli autori
Massimo Marino, ingegnere ambientale, è uno dei fondatori di Life Cycle Engineering, società di consulenza strategica nel campo della sostenibilità ambientale. Da molti anni si occupa in particolare dell’applicazione della metodologia del Life Cycle Assessment ai prodotti del settore agroalimentare. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui il manuale Analisi del ciclo di vita LCA (Edizioni Ambiente, Milano 2008). www.lcengineering.eu
Carlo Alberto Pratesi è titolare del corso Marketing, innovazione e sostenibilità all’Università Roma Tre. Dal 2009 collabora con il Barilla Center for Food and Nutrition per le attività di ricerca e comunicazione. È tra i fondatori dell’associazione InnovAction Lab e ha fatto parte del team RhOME, vincitore dell’edizione 2014 del Solar Decathlon Europe. È autore di numerose pubblicazioni, che vanno da Marketing dei prodotti alimentari di marca (Sperling & Kupfer, 1995) a Marketing digitale (McGraw- Hill, 2014). www.carloalbertopratesi.it

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

FER Elettriche: dal 20 luglio fatturazione elettronica

Next Story

14 – 16 ottobre 2015, Verona, Smart Energy Expo