Natura in collettiva

De rerum natura
De rerum natura

Dal 17 maggio al 15 settembre Studio la Città di Verona ospita De rerum Natura, una collettiva sul tema della natura, curata da Angela Madesani. Circa trenta lavori tra sculture, installazioni, opere a parete, video e foto di quindici artisti.
L’esposizione si propone di indagare il complesso rapporto fra arte contemporanea e natura attraverso alcune possibili declinazioni: natura naturans come oggetto e soggetto dell’arte attraverso la sua presentazione diretta, natura come entità portatrice di una sacralità laica e, infine, natura etica ed ecologia.

De Rerum Natura è un’approfondita riflessione da parte di un selezionato gruppo di artisti italiani e stranieri, appartenenti a diverse generazioni, che si spinge ben oltre una semplice mostra sul paesaggio.
Così come è avvenuto a partire dagli anni Sessanta con l’accentuarsi a livello internazionale del
dibattito ecologico, anche in questo caso l’arte e il design diventano lo spunto per una serie di riflessioni, che ci porteranno ad affrontare domande senza la certezza di risposte ferme e univoche.
Il titolo della rassegna arriva da molto lontano, è quello che il poeta latino Lucrezio, nel I secolo d.C., ha dato al suo poema epico-didascalico sulla natura. La scelta non è stata casuale: se l’opera di Lucrezio era un richiamo alla responsabilità personale, un invito alla presa di coscienza sulla sfaccettata realtà del circostante, con tutti i suoi problemi, qui ci troviamo in una posizione assai vicina, in cui l’arte dovrebbe e potrebbe servire da monito all’uomo a porsi in maniera diversa all’interno del suo contesto vitale. I prezzi delle opere vanno da 2.500 a 60mila euro. Gli artisti: EMANUELE BECHERI, ANDREA CARETTO | RAFFAELLA SPAGNA, LYNN DAVIS, MIKALA DWYER, STUDIO FORMAFANTASMA, HERBERT HAMAK, JACOB HASHIMOTO, ESTHER MATHIS, LAURA PUGNO, LUCA RENTO, ELISABETH SCHERFFIG, ELISA SIGHICELLI, ELTJON VALLE, MASSIMO VITALI, ANDRE WOODWARD Info: www.studiolacitta.it

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Assorinnovabili, stato d’allarme

Next Story

Verde come vela: il progetto green della nautica