Presentato a Roma il Rapporto “Green Economy per uscire dalla crisi”

Rapporto Green Economy per uscire dalla crisi
Rapporto Green Economy per uscire dalla crisi

Il 14 dicembre a Roma, sede Enea, è stato presentato il Rapporto “Green Economy per uscire dalle due crisi”, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’ Enea.
Il Ministro Clini, presente all’incontro, lo ha definito come “un lavoro prezioso che dovrà essere assunto dal Governo attuale quale documento base da consegnare al Governo futuro come riflessione sulle politiche economiche nazionali” ed ha sottolineato che “rafforzare la linea di sviluppo della green economy” è una priorità”.

Il Ministro dell’ambiente, che ha ringraziato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per “tutto il lavoro svolto”, ha osservato che il Rapporto “mette in evidenza che in Italia c’è una grande capacità di innovazione e una grande competitività nei settori della green economy e che i suoi settori, dal riciclo dei materiali al risparmio energetico alla realizzazione di tecnologie che consentono di razionalizzare e ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali ed energetiche, corrispondono a un interesse vitale della nostra economia che non è basata sulla ricchezza di risorse minerarie ed energetiche, ma di risorse naturali, ed è questo – ha precisato Clini – il nostro petrolio. Costruire un’economia che valorizzi il recupero e l’uso razionale delle risorse naturali vuol dire investire nel futuro della crescita del nostro Paese“.
La Green economy, come ha ricordato Ronchi, punta su produzioni di beni e di servizi ad elevata qualità ecologica in grado di affrontare sia la crisi economico-finanziaria, sia quella climatica-ecologica, alimentando un nuovo sviluppo. “La Green Economy – ha sottolineato- promuove un’idea di benessere non legata alla crescita del consumismo, ma allo sviluppo di consumi più equi, sobri e consapevoli, e sollecita un uso efficiente dell’energia e delle risorse materiali, innovazioni di prodotto e di processo, nuove competenze e professionalità, con significative possibilità di aumento dell’occupazione“.
Il Rapporto, nella prima parte, fornisce un contributo di analisi e di approfondimento della Green economy, sulla base delle elaborazioni dell’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), dell’Unione Europea e della Conferenza di Rio+20.
Oltre all’analisi degli strumenti economici, viene posta una particolare attenzione al ruolo che riveste ilpatrimonio delle risorse culturali ed ambientali in Italia alla luce della Green economy.
La seconda parte del Rapporto evidenzia sei settori strategici per lo sviluppo della green economy in Italia, che sono: l’ecoinnovazione; l’efficienza ed il risparmio energetico; le fonti energetiche rinnovabili; l’uso efficiente delle risorse, la prevenzione ed il riciclo dei rifiuti; le filiere agricole di qualità ecologica; la mobilità sostenibile. L’analisi di questi settori strategici, anche sulla base di confronti internazionali, evidenzia come una svolta economica in chiave green abbia notevoli potenzialità di sviluppo proprio in Italia.

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