Realizzazione infrastrutture combustibili alternativi, primo ok del Cdm

Il decreto fissa come obbligatori gli obiettivi per elettricità e gas naturale (GNL, gas naturale liquefatto e GNC, gas naturale compresso). Sono facoltativi gli obiettivi per idrogeno (per il quale sono previste misure solo in via sperimentale) e gpl.

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera in esame preliminare il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi.
La finalità della direttiva è di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti. La stessa direttiva stabilisce requisiti minimi per l’infrastrutturazione per i combustibili alternativi, da attuare grazie ai quadri strategici nazionali predisposti dagli Stati membri.

Il Consorzio Ecogas, organismo associativo rappresentativo dei settori del GPL e del metano per autotrazione, carburanti a basso impatto ambientale contemplati nel decreto, ha espresso soddisfazione per il provvedimento, che sancisce una volta di più la necessità di un adeguato accesso a tutti i carburanti alternativi.
“E’ un’occasione importante per la mobilità sostenibile – dichiara Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – in quanto il provvedimento contiene una serie di misure per promuovere la diffusione dei carburanti alternativi e siamo a disposizione per dare il nostro contributo.”
“Proprio oggi – prosegue Tramontano – abbiamo presentato alla Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare una proposta di promozione da inserire nel decreto legislativo che ci auguriamo possa essere accolta. Nello specifico, l’introduzione di un’esenzione pluriennale dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli più ecologici e l’allargamento a tutti i combustibili alternativi dell’obbligo, per le flotte pubbliche, di dotarsi di una quota del 25% di mezzi a basso impatto ambientale.”
Molto significativa, per il Consorzio Ecogas, la misura volta alla diffusione dei veicoli alimentati a combustibili alternativi relativa alla circolazione nelle aree urbane: vi si prevede che gli Enti territoriali, con propri provvedimenti, consentano nelle aree a traffico limitato la circolazione dei veicoli alimentati a combustibili alternativi, elettricità, idrogeno, gas naturale liquefatto-GNL, gas naturale compresso-GNC e gas di petrolio liquefatto-GPL, oppure una loro combinazione, escludendoli dai blocchi anche temporanei della circolazione.
“Il decreto contiene anche un esplicito riferimento alla diffusione della nautica a GPL– conclude Tramontano – un utilizzo che promuoviamo da tempo, tanto che abbiamo seguito per anni lo sviluppo della normativa a livello europeo”.
Il commento di Francesco Franchi, Presidente di Assogasliquidi, l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti (GPL e GNL) per uso combustione e autotrazione:“Il decreto di recepimento della direttiva UE sulla ‘realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi’ rappresenta un primo importante passo in avanti nel percorso che condurrà il Paese verso una più larga diffusione del GPL e del GNL carburanti nel settore dei trasporti”.
“Esprimiamo apprezzamento per il lavoro svolto dalle autorità italiane per il complesso di norme volte alla rimozione dei maggiori ostacoli allo sviluppo industriale del GNL e al maggiore utilizzo del GPL”.
 “Una valutazione positiva anche per quanto riguarda le misure introdotte per lo sviluppo del mercato della distribuzione del GNL, quale carburante per il trasporto terrestre e marittimo e come combustibile per le applicazioni industriali e la distribuzione in rete. Le nuove disposizioni – conclude Franchi – delineano un quadro chiaro ed uniforme per il rilascio delle autorizzazioni sugli impianti di approvvigionamento, che consentirà agli imprenditori di sviluppare gli investimenti in tale segmento di business e al nostro Paese di disporre di punti di approvvigionamento sul territorio, con benefici in termini di costi, sicurezza di approvvigionamento e diversificazione delle fonti energetiche in un’ottica di riduzione delle emissioni inquinanti”.
Il provvedimento è stato predisposto in attuazione della legge 9 luglio 2015 n. 114 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione degli altri atti dell’Unione Europea – legge di delegazione 2014 – ed è relativo alla direttiva 2014/94/UE (di cui all’allegato B della citata legge delega) che, nell’ambito delle politiche della Ue sulla sostenibilità, prevede che gli Stati membri adottino un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e per la realizzazione della relativa infrastruttura.

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