Smog, la ricetta Italia contro le infrazioni Ue

L’Italia rischia multe dalla Ue se non metterà in atto politiche utili a contrastare l’inquinamento atmosferico. Nei giorni scorsi il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha trasmesso a Bruxelles una lettera nella quale preannuncia interventi per oltre 6,5 miliardi di euro nei prossimi anni per migliorare la qualità dell’aria.


La comunicazione risponde alla richiesta del commissario UE per l’ambiente Karmenu Vella che ha chiesto all’Italia e a tutti gli altri maggiori paesi dell’Unione di dettagliare i programmi per evitare i superamenti dei mimiti per le emissioni in atmosfera.


“Questa ulteriore serie di misure, che va ad aggiungersi alle iniziative che ho esposto durante la riunione del 30 gennaio – scrive Galletti – dimostrano quanto l’impegno dell’Italia per migliorare la qualità dell’aria sia parte di una strategia complessiva, integrata e concreta, che cerca di affrontare il problema da ogni singola prospettiva, coinvolgendo tutti i livelli di governo del territorio, così come tutti gli attori che, a vario titolo e da posizioni diverse, possono (e debbono) contribuire allo sforzo comune, al quale sono destinate risorse finanziarie di assoluto rilievo”.
Le misure integrano i programmi anti-smog che sono stati già illustrati nel corso della riunione del 30 gennaio scorso.
In particolare, spiega una nota del Ministero, viene trasmessa all’Unione la nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) approvata in via definitiva nel novembre 2017 e che coniuga, assicurandone un’elevata integrazione, le politiche energetiche che l’Italia perseguirà nei prossimi anni ed il miglioramento della qualità dell’aria.
Nella lettera si ricorda inoltre il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica destinato a favorire il finanziamento di interventi coerenti con il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, e quindi si riduzione delle emissioni. Il fondo prevede uno stanziamento iniziale per il 2018 di 160 milioni , con la previsione di un possibile incremento entro il 2020 fino a 490 milioni.
“Per il rinnovo delle caldaie, è da tempo attivo a livello nazionale un programma di finanziamenti da 800 milioni di euro, istituito nel 2016, che prevede un contributo per i cittadini che decidono di rottamare la proprio vecchia stufa a biomassa per una tecnologia più moderna ed efficiente.”
Per quanto riguarda poi la mobilità e quindi della riduzione congiunta delle emissioni sia per il PM10 che per il biossido di azoto NO2, nella lettera si ricordano una serie di iniziative già in via di attuazione.
Il Programma nazionale destinato al “rinnovo del parco degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, ed alla promozione e al miglioramento della qualità dell’aria con tecnologie innovative”. Questo Programma istituito nel 2017 e in via di definizione è dotato di un fondo complessivo di 3.7 miliardi di euro per la sostituzione dei bus.
Con la Legge finanziaria 2018 sono stati destinati 100 milioni di euro all’anno fino al 2033 per progetti sperimentali e innovativi di mobilità sostenibile. Inoltre è stato avviato il “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro” con 74 milioni di euro di progetti già finanziati e un ulteriore stanziamento in arrivo di 20 milioni di euro.
Sempre in materia di promozione di mobilità sostenibile sono stati infine trasmessi a Bruxelles una serie di importanti accordi di cooperazione o lettere di intenti tra Snam rete gas, distributore nazionale del gas naturale, e alcuni soggetti privati del settore dei veicoli quali FCA ed IVECO, o dei combustibili quali ENI ed API, relativi alla promozione della diffusione del gas naturale per autotrazione. Attraverso tali accordi si punta nel medio periodo, al raddoppio delle stazioni di rifornimento.

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