Bologna, previsto raddoppio colonnine elettriche

Il Comune di Bologna spinge l’acceleratore verso i veicoli elettrici. La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo, ha approvato due protocolli d’intesa con Enel per realizzare l’ampliamento della rete di ricarica elettrica per veicoli in ambito urbano. Grazie a questo accordo, una volta realizzate le nuove colonnine proposte da Enel, si arriverà a oltre 50 punti di ricarica, in grado di sostenere e incentivare il crescente numero di veicoli sostenibili in città a due e a quattro ruote, con vantaggi in termini di miglioramento della qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento acustico.

La decisione deliberata dalla Giunta è un altro forte segnale verso la conversione all’elettrico: il tema infatti è all’ordine del giorno nell’ambito delle future licenze taxi, è al centro del finanziamento assegnato al Comune dal Ministero dell’Ambiente per le due ruote a pedalata assistita, e sempre nel campo delle bici, è una caratteristica prevista dall’imminente bike sharing.
I due protocolli approvati sono rispettivamente con Enel Energia e con Enel x, la società di Enel che realizzerà la rete.



Le colonnine (la cui posizione precisa è oggetto a partire da questi giorni di verifiche tecniche) saranno collocate in aree strategiche come: centri commerciali (Ipercoop, Centro Lame, Centro Navile); stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano (Corticella, Borgo Panigale, Rimesse, Veneta, Casteldebole, San Ruffillo); ospedali e ambulatori (Maggiore, Rizzoli, Sant’Orsola, Casa della Salute Navile e terme Felsinee); centri sportivi (Antistadio, Campo baseball Falchi, Sterlino, Centro Pescarola e Corticella). La localizzazione precisa di ogni stazione di ricarica prevede l’individuazione di un’area di circa 30 metri quadrati complessivi per la colonnina e due stalli auto.
Lo sviluppo della rete di ricarica è una delle azioni di pianificazione del Piano Urbano della Mobilità Metropolitana (PUMS) e del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che si stanno sviluppando in modo coordinato per garantire una piena coerenza strategica a scala metropolitana, creando, come previsto dalle linee di mandato, un nuovo modello di mobilità che consenta di integrare il sistema dei trasporti urbano con la rete infrastrutturale metropolitana, con la pianificazione urbanistica e territoriale di area vasta e con la capacità di mettere a sistema i fabbisogni dei diversi fruitori della strada. Obiettivi prioritari del PUMS sono il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, tenuto conto delle importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
La mobilità elettrica, sottolineano dall’amministrazione comunale, presenta grandi potenzialità in termini di riduzione dell’inquinamento sia atmosferico che acustico e offre la possibilità di numerose applicazioni a livello cittadino, tra le quali la mobilità privata su due e quattro ruote, il trasporto pubblico, la logistica, la gestione delle flotte. “Gli obiettivi di maggiore sostenibilità della nostra città provengono da accordi internazionali, da ultimo l’accordo di Parigi sul clima, semplici e ambiziosi allo stesso tempo: riduzione della mobilità motorizzata del 20% entro il 2020; riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030. La mobilità elettrica rappresenta anche una significativa opportunità per lo sviluppo sostenibile nel settore dei trasporti e per questo Enel ha avviato un ampio programma di ricerca e di investimenti per supportarne l’affermazione e la crescita nel medio termine ideando un sistema di infrastrutture intelligenti per la ricarica dei veicoli elettrici composto da diversi modelli. Tutti sono gestiti con le più avanzate tecnologie informatiche per il controllo e la gestione remota e in grado di rispondere alle attuali e future esigenze di una mobilità urbana evoluta e sostenibile; sono inoltre dotati di una tecnologia in grado di garantire l’interoperabilità fra le infrastrutture di diverse aziende, sarà quindi possibile ricaricare il veicolo elettrico utilizzando il contratto sottoscritto con il proprio venditore di energia elettrica.”

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