Emilia Romagna, 14 milioni per la tutela del territorio

8,7 milioni per gli interventi contro il dissesto franoso.

Quasi 14 milioni per la lotta al dissesto franoso, la bonifica delle discariche abusive e dei siti di interesse nazionale. Questo l’impegno messo in campo dal Governo per l’Emilia Romagna nel corso della riunione del Cipe dell’11 agosto a Palazzo Chigi, dove è arrivato il via libera alla programmazione 2014-2020 dei Fondi Sviluppo e Coesione destinati all’Ambiente.

“Stanno prendendo corpo gli impegni che abbiamo assunto con tutto il paese e con l’Emilia Romagna in particolare. – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – E’ un impegno a 360 gradi sul piano ambientale che a livello nazionale configura un impegno fortissimo su settori che consideriamo prioritari per lo sviluppo del paese: Mi riferisco alla messa in sicurezza del territorio, alle bonifiche sei siti inquinati, alla tutela delle risorse naturali. Puntavamo molto sulla nuova programmazione delle risorse comunitarie e questa prima ripartizione ha confermato il ruolo decisivo che il governo annette alla risorsa ambiente. Va sottolineato inoltre che gli interventi per l’Emilia Romagna rappresentano anche risposte precise a problemi storici come il consolidamento della Rocca di San Leo o i lavori per la messa in sicurezza dell’area appenninica attorno a Gaggio Montano”. I settori su cui sono stati individuati Piani Stralcio di interventi prioritari sono le bonifiche dei Sin e delle discariche, la difesa del suolo, la depurazione e la gestione delle acque, i rifiuti, le infrastrutture verdi in parchi e aree marine protette, l’efficienza energetica degli edifici pubblici.Nel dettaglio si tratta di 8,7 milioni per gli interventi contro il dissesto franoso nei comuni di Castiglione dei Pepoli, Torriana, San Leo, Gaggio Montano, Novafeltria, Canossa e Cesena. A cui si aggiungono 3,4 milioni per la bonifica della discarica di San Giovanni in Persiceto e gli 1,8 milioni per gli interventi di bonifica dell’ex Carbochimica e dell’inceneritore di San Nicomede nel Sin di Fidenza.

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