Emissioni e Fca, la risposta dell’Italia

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha scritto questa sera alla Commissaria europea all’Industria e al Mercato Elzbieta Bienkowska chiedendo chiarimenti.

L’Italia sta lealmente collaborando per gli incontri alla commissione di mediazione Ue su Fiat 500 X.  Dai test sulle emissioni sui veicoli Fca, compresa la Fiat 500 X, i veicoli risultano conformi. Non risulta poi che la Commissione Europea abbia verifiche proprie che confermino i test tedeschi sui veicoli Fca.


E’ quanto afferma il ministero dei Trasporti italiano in merito ai sospetti avanzati dalla Germania circa le emissioni di veicoli Fca.
“Nell’aprile e maggio 2016 – a prescindere dalla campagna di prove avviata dal Ministero sui veicoli Euro 5 coinvolti dal dieselgate Volkswagen – l’Autorità di omologazione tedesca (Kba), spiega una nota del ministero – ha chiesto con due lettere alla corrispondente Autorità italiana, la Direzione Generale Motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, una specifica verifica rispetto alla conformità del veicolo Fiat 500X, Euro 6, alle prescrizioni in materia di emissioni inquinanti.”
Secondo il ministero la DG Motorizzazione ha effettuato le necessarie verifiche ed inviato una dettagliata relazione alle autorità tedesche, dalla quale si evince che Fiat 500 X, a differenza di quanto sostenuto dalla Germania, è conforme alla normativa vigente.
Sul veicolo non sarebbe stato riscontrato alcun sistema di manipolazione “defeat device” non ammesso dalla vigente normativa.
Sulla base della norma vigente, spiega la nota, si è in presenza di un “defeat device” vietato quando, riconoscendo il posizionamento del veicolo sul banco, interviene appositamente durante il ciclo NECD di omologazione per ridurre le emissioni.
“La strategia di controllo delle emissioni adottata da Fca non prevede lo “spegnimento” del sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) decorsi 22 minuti di funzionamento del motore, come invece asserito dal Kba, ma piuttosto la sua modulazione necessaria ai fini di protezione del motore contro i rischi di danneggiamento, ciò in piena compatibilità con l’art. 5.2 del regolamento 715/2007/CE.”
Quanto sopra è stato rappresentato alla Commissione Europea ed alla Germania in occasione della prima riunione del Comitato di mediazione specifico sulla Fiat 500 X tenutasi a Bruxelles il 4 novembre 2016, ove si stanno confrontando i due Paesi.
Ulteriori dettagliate informazioni saranno fornite alla Commissione in vista della prossima riunione del comitato di mediazione sulla Fiat 500 X a cui l’Italia parteciperà.
“E’ necessario ribadire che, al contrario di quanto dichiarato dalla portavoce della Commissione UE per l’Industria, Lucia Caudet, l’Italia ha sempre puntualmente risposto alle richieste della Commissione UE. Dire che l’Italia ha disdetto l’appuntamento, quando i due Paesi e la Commissione stanno solo cercando una data comune, è una ricostruzione perlomeno infondata. Il Mit ha proposto date nei mesi di gennaio, febbraio e marzo ed è in attesa di conoscere la disponibilità da parte della Commissione e della controparte tedesca.
Si ribadisce che la Dg Motorizzazione ha tenuto costantemente aggiornata la Commissione e gli organi tedeschi, con leale collaborazione, in materia di emissioni.
Non risulta, inoltre, da verifiche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che la Commissione Europea abbia compiuto verifiche proprie che confermino gli esiti dei test tedeschi sui veicoli Fca.
In più circostanze, infine, da parte dell’Amministrazione tedesca si è tentato di interloquire direttamente con Fca quando, secondo quanto disposto dalla Direttiva quadro 2007/46/CE ed in particolare sulle competenze assegnate alle Autorità di omologazione, ogni dialogo in sull’argomento “per legge” avvenire fra le competenti autorità di omologazione, modalità a cui si è attenuto il MIT quando sono giunte dalla EPA (USA) le prime comunicazioni in merito alla presunta non conformità dei veicoli Vw.”
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha scritto questa sera alla Commissaria europea all’Industria e al Mercato Elzbieta Bienkowska chiedendo chiarimenti rispetto alle dichiarazioni attribuite alla Commissione Europea sul comportamento dell’Italia relativamente al caso emissioni Fca e ha ribadito la correttezza dell’operato.
Il ministro Delrio aveva anche dichiarato al TG1: “La proposta tedesca è irricevibile non si danno ordini ad un Paese sovrano come l’Italia”. “L’Autorità di omologazione italiana è quella deputata a stabilire la correttezza dei dispositivi e noi l’abbiamo stabilita esattamente come loro hanno stabilito la irregolarità sulla Volkswagen. Queste sono relazioni tra buoni vicini che si rispettano. Noi non abbiamo niente da nascondere e i dati sono a disposizione della Commissione Europea che ha messo in piedi una camera di mediazione. Ma non accettiamo imposizioni per le campagne elettorali o per le tensioni interne ad un Paese”.

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