Lombardia, Hydrobond vale 10 milioni

L’assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia, insieme a quello all’Economia, Crescita e Semplificazione e a Finlombarda ha messo a disposizione 10 milioni di euro come fondo di garanzia per investimenti infrastrutturali per la depurazione delle acque. A comunicarlo una nota dell’Assessorato regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile guidato da Claudia Terzi.


“Ringrazio per la sollecitudine e la disponibilita’ il collega Massimo Garavaglia – spiega l’assessore Terzi -. Questa manovra e’ l’ennesima prova dell’attenzione della Regione per la tutela e il miglioramento della qualita’ delle acque”.
Come si è arrivati a Hydrobond? Il servizio idrico integrato in Regione Lombardia e’ stato protagonista in questi ultimi 3 anni di un intenso processo di riorganizzazione e aggregazione. In tutte le province e’ stato effettuato l’affidamento al gestore d’ambito e solo per tre di questi il processo di aggregazione e’ ancora in fase di compimento. Nella quasi totalita’ si tratta di gestori pubblici. E per il quadriennio 2016/19 sono programmati ulteriori investimenti per circa un miliardo e mezzo di euro. Tali investimenti sono peraltro indispensabili per superare il deficit infrastrutturale che in questo settore ancora persiste. La riorganizzazione del servizio garantisce la sua capacita’ di gestione efficiente degli introiti tariffari che riescono pressoche’ interamente a garantire copertura agli investimenti.
La fattibilita’ di questo sforzo e’ pero’ condizionata dall’esigenza di disporre di un livello adeguato di liquidita’, poiche’ gli investimenti devono essere completati in un arco temporale contenuto, mentre il loro ammortamento (coperto dalla tariffa) si protrae sul lungo periodo.
E’ su questo divario che interviene il progetto, curato da Finlombarda, di attivazione di uno strumento Hydrobond mirato ad attivare risorse europee (BEI) e di investitori istituzionali per fornire disponibilita’ finanziarie congrue con lo sviluppo dei piani degli investimenti.
La costituzione di uno strumento di garanzia tramite risorse regionali (10 milioni) permette di attivare tale meccanismo consentendone l’accessibilita’ a tutti i gestori, indipendentemente dalle dimensioni, ad un ammontare di risorse pari a 200 milioni iniziali.
La garanzia e’ richiesta dagli investitori, ma la regolazione del servizio idrico integrato assicura la piena capacita’ di rimborso da parte dei gestori, poiche’ i piani tariffari sono costruiti al fine di garantire il pareggio della gestione economica.
L’impegno di Regione rende pertanto fattibile questo progetto garantendo al territorio un flusso continuativo di investimenti nei prossimi anni che non solo permettera’ al territorio di superare il deficit infrastrutturale nel ciclo della depurazione, ma agendo in modo significativo sui sistemi economici locali dato che si tratta di investimenti che alimentano diversi settori ‘fornitori’ di opere, materiali, tecnologie, ITC.

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