Mimit, presentato al Tavolo Automotive nuovo piano Ecobonus 2024

Si è tenuto il 1 febbraio a Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un incontro del Tavolo Automotive per la presentazione dei contenuti del DPCM di rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti (Ecobonus).

All’incontro, presieduto dal ministro Urso, erano presenti il viceministro Valentino Valentini, il sottosegretario Fausta Bergamotto, i rappresentati delle aziende che producono veicoli in Italia, delle organizzazioni sindacali e datoriali della filiera, delle Regioni e di Anfia.

950 milioni per gli incentivi

Il ministro Urso, in apertura dei lavori, ha illustrato le principali novità dell’Ecobonus 2024 che stanzia risorse per 950 milioni di euro per gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni inquinanti.

È previsto inoltre un contributo di rottamazione proporzionale alla classe ambientale di appartenenza del veicolo rottamato e la possibilità di rottamare anche le Euro 5. Nel 2024 il contributo massimo ottenibile, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5.000 a 13.750 euro.

Le risorse complessive dell’Ecobonus 2024 verranno così ripartite: 793 milioni per le auto; 35 milioni per ciclomotori, motocicli, quadricicli; 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri; 20 milioni per l’usato di auto; 50 milioni per un programma sperimentale di noleggio a lungo termine.

A seguire è stato illustrato il programma degli incentivi previsti nel 2024 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico.

I 3 pilastri del piano

Il Tavolo è stato occasione anche per un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei Gruppi di Lavoro previsti dal Tavolo Sviluppo Automotive (o Tavolo Stellantis) e dedicati al Mercato, alla Competitività, alla Componentistica, a Lavoro e competenze e, infine, a R&S e centri di ingegneria.

“Questo nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive poggia su tre pilastri: lo svecchiamento del parco auto italiano, uno dei più vecchi in Europa; il sostegno alla domanda delle persone con redditi più bassi; il rilancio della produzione di veicoli in Italia. Questo approccio si basa sulla convinzione che sia necessario un profondo cambiamento di rotta rispetto agli anni precedenti” – ha affermato il ministro Adolfo Urso – “Più sostenibilità ecologica, con uno sguardo alla sostenibilità sociale, vista la particolare attenzione riservata alle famiglie a basso reddito e alle imprese della filiera nazionale, parte fondamentale del nostro Made in Italy”.

A margine del Tavolo Automotive, il ministro Adolfo Urso ha incontrato i lavoratori della logistica dello stabilimento Stellantis di Melfi, stamane in presidio davanti alla sede del dicastero delle Imprese e del Made in Italy.

Trasformazioni a GPL e metano?

Il piano potrebbe destinare risorse anche alle trasformazioni a GPL e metano, secondo quanto annunciato dal Ministro durante l’incontro. A renderlo noto è Assogasliquidi-Federchimica, associazione che rappresenta l’industria italiana del GPL. Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica: “Ringraziamo il Governo e in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per aver deciso di valutare l’opportunità di introdurre misure di incentivazioni della trasformazione a gas (GPL e Gas naturale) dei veicoli, da tempo attese dal nostro settore – commenta Andrea Arzà presidente di Assogasliquidi-Federchimica – per le importanti ricadute industriali, ambientali e sociali di questo intervento.

Siamo a completa disposizione per offrire il nostro contributo alla definizione tecnica di questi incentivi che, insieme alla erogazione dei nuovi ecobonus sull’acquisto delle nuove auto, potranno consentire una sensibile riduzione delle emissioni dell’intero parco circolante.”

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