Omologazione veicoli, Consiglio Ue approva riforma del sistema

Il Consiglio dell’Ue ha adottato ieri un regolamento che riforma il sistema di omologazione e vigilanza del mercato dei veicoli a motore nell’UE.
La riforma è volta anche a migliorare i controlli delle emissioni delle autovetture: il suo scopo è conseguire un livello elevato di sicurezza e di prestazioni ambientali dei veicoli e affrontare le principali carenze individuate nell’attuale sistema di omologazione.

I punti principali – Sono introdotti cambiamenti importanti in tre ambiti, rafforzando i seguenti aspetti:
– la qualità delle prove per l’immissione dei veicoli sul mercato attraverso il miglioramento dei servizi tecnici;
– la vigilanza del mercato per controllare la conformità dei veicoli già disponibili sul mercato, con la possibilità per gli Stati membri e la Commissione di procedere a verifiche a campione sui veicoli al fine di individuare precocemente i casi di non conformità;
– il controllo del processo di omologazione, in particolare con l’attribuzione alla Commissione del potere di effettuare valutazioni periodiche sulle autorità di omologazione nazionali e tramite l’istituzione di un forum per lo scambio di informazioni sull’applicazione composto di rappresentanti delle autorità nazionali responsabili dell’omologazione e della vigilanza del mercato.



Per uniformare il mercato – L’attuazione uniforme delle nuove norme in tutta l’UE ridurrà le differenze di interpretazione e applicazione da parte delle autorità di omologazione e dei servizi tecnici nazionali.
Il regolamento, che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE nelle prossime settimane, sarà applicabiledal 1° settembre 2020.

La storia – La proposta di modernizzazione del sistema di omologazione dei veicoli a motore è stata presentata dalla Commissione il 27 gennaio 2016. Sostituisce l’attuale quadro giuridico dell’UE rappresentato dalla direttiva 2007/46/CE.
Nel maggio 2017 il Consiglio ha convenuto una posizione negoziale. I negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo hanno condotto il 7 dicembre 2017 a un accordo provvisorio che è stato confermato dagli ambasciatori presso l’UE il 20 dicembre 2017 e dal Parlamento europeo il 19 aprile 2018.
Una revisione di fondo del sistema esistente, elaborato dieci anni fa, era già prevista nel programma di lavoro dell’UE.

Scandali emissioni – Tuttavia, le irregolarità riscontrate riguardo all’uso di impianti di manipolazione illegali da parte di alcuni costruttori di automobili hanno determinato una presa di coscienza dell’opinione pubblica, delle autorità e degli operatori economici riguardo alla necessità di attuare disposizioni rigorose in materia di omologazione, nonché di migliorare i metodi di prova per quanto riguarda le emissioni inquinanti degli autoveicoli, al fine di impedire il ripetersi di casi analoghi in futuro.

Emil Karanikolov, ministro dell’economia della Bulgaria – Abbiamo costruito un sistema di omologazione solido e affidabile che impedirà le irregolarità a cui abbiamo assistito in passato. Offre ai cittadini europei norme di sicurezza più elevate e una migliore protezione della salute e dell’ambiente. Analogamente, i nostri costruttori di automobili potranno operare in condizioni di parità.

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