Parchi al centro

Nitticora in volo
Nitticora in volo - Foto WWF

Riavviare un confronto realmente approfondito e partecipato sulla proposta di riforma della legge quadro sulle aree protette attualmente in discussione al Senato. 
Assicurare nella prossima Legge di Stabilità le risorse finanziarie e professionali necessarie per una efficace gestione delle nostre aree protette, in particolare quelle marine aumentate di numero con un’ulteriore riduzione di fondi per la gestione ordinaria.

Vincolare i finanziamenti per le aree protette alle azioni da svolgere per la conservazione della biodiversità e la tutela rigorosa del paesaggio, ed ottenere un’implementazione di tali azioni e un loro attento monitoraggio.
Sanare la situazione ormai insostenibile che vede ben 20 parchi nazionali sui 23 esistenti senza consiglio direttivo (alcuni parchi si trovano in questa situazione da oltre 7 anni).
Convocare la terza Conferenza nazionale sulle aree protette, da troppo tempo attesa.
Adottare, attraverso un processo partecipato aperto a tutti i soggetti interessati alla tutela della biodiversità e del paesaggio, una Carta delle Aree naturali protette che rilanci la missione dei Parchi quale snodo “alto” di un globale progetto di gestione delle risorse naturali e culturali.
Sono le sei preliminari azioni prioritarie per Governo e Parlamento individuate dalle associazioni Mountain Wilderness, CTS, FAI, Italia Nostra, Lipu-BirdLife Italia, , Federazione ProNatura, Touring Club Italiano, WWF Italia durante la due gioni di Fontecchio (AQ) incentrata sul presente e il futuro dei parchi e delle altre aree naturali protette italiane.
Secondo le associazioni le difficoltà vissute dalle aree protette sono principalmente il frutto di una marginalizzazione culturale e persino di un fraintendimento strumentale, delle loro funzioni essenziali, per non dire delle pressioni indebite che spesso giungono dalla cattiva politica. Mentre invece, ribadiscono, il ruolo dei Parchi deve essere un ruolo sempre più centrale, non solo per la conservazione degli ecosistemi e del prezioso capitale naturale da cui dipende il nostro benessere presente e futuro, ma persino per il rilancio più generale del progetto Italia, considerati gli straordinari valori custoditi e rappresentati dalle aree protette e le loro potenzialità in termini di biodiversità, buon uso delle risorse, modelli di sostenibilità, attrattività turistica, buona economia.
Obiettivi in linea con i grandi temi del dibattito internazionale che saranno al centro del V° Congresso Mondiale dei Parchi della IUCN (Unione Internazionale della Conservazione della Natura) programmato a Sydney dal 14 al 19 novembre 2014, dal titolo Parks, people, planet: inspiring solutions.
Gli operatori e responsabili degli Enti di gestione dei Parchi hanno evidenziato come le manovre di stabilità della spesa pubblica hanno introdotto procedure che stanno impedendo la loro azione, non consentendo operativamente di fare molte attività istituzionali a cui sono preposti. Gli Enti parco sono Enti pubblici atipici, con caratteristiche e funzioni non paragonabili ad altri, e necessitano quindi interventi che devono essere commisurati e proporzionati alle loro specifiche funzioni.
Le Associazioni sollecitano gli Enti gestori dei parchi e Riserve naturali ad assumere pienamente un ruolo centrale in questo dibattito, riscoprendo il loro compito fondamentale di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del Paese. La Natura italiana ha bisogno di competenza, inventiva, capacità decisionale e coraggio. Gli Enti gestori di Parchi e Riserve più di ogni altro soggetto istituzionale devono mettere in campo tali qualità aprendosi al confronto con il mondo esterno, forti dell’interesse costituzionale alla tutela dell’ambiente e della salute loro riconosciuto.
Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha inviato alle Associazioni riunite a Fontecchio un video messaggio nel quale ha ribadito che “i Parchi sono una risorsa essenziale per lo sviluppo del nostro Paese, ma serve un salto di qualità”, sottolineando per questo l’impegno del Governo a “mettere la salvaguardia della natura tra i punti prioritari della guida italiana del semestre europeo “.

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