Risparmio energetico, le detrazioni 2018

Con la legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 27 dicembre 2017) è stata prorogata fino al 31 dicembre 2018 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficientamento energetico.
L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’ Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

L’importo da portare in detrazione dalle imposte può variare dal 50% al 85% della spesa in base alle caratteristiche dell’intervento. Le spese ammesse in detrazione comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso e acquisire la certificazione energetica richiesta.



L’agevolazione è rivolta a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono l’immobile oggetto di intervento. Oltre ai proprietari, tra gli altri possono fruire dell’agevolazione i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali); gli inquilini; i comodatari. Inoltre, la detrazione può essere fruita dal familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e dal convivente more uxorio. La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Ecco un elenco di casi nei quali si può applicare la detrazione: riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi), installazione di pannelli solari, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Enea, referente per la presentazione delle pratiche, ha allestito un portale dedicato alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico degli edifici esistenti. In questo sito sarà possibile trovare tutto ciò che occorre sapere per ottenere la detrazione fiscale e compilare correttamente la documentazione tecnica da inviare all’ENEA.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Bonus verde, giardini con … l’agevolazione

Next Story

Il genoma umano in mostra al Muse di Trento