Scarichi a mare. Galletti conferma gravità situazione

Scarichi a mare. Galletti conferma gravità situazione
Scarichi a mare. Galletti conferma gravità situazione

Dopo la diffusione dei dati raccolti da Legambiente con l’operazione Goletta Verde, che ha denunciato i problemi relativi alla depurazione delle acque e all’illegalità sulle coste, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha commentato: “Goletta Verde purtroppo conferma una situazione nota e grave, che ci pone a rischi di pensatissime sanzioni UE e sulla quale stiamo intervenendo recuperando ritardi inaccettabili. Nel 2012 sono stati stanziati 1 miliardo e 200 milioni per oltre 180 interventi sul fronte della depurazione. A tre anni di distanza solo una trentina di interventi è in via di esecuzione, gli altri si sono impantanati nelle pastoie burocratiche o sono stati fermati dalla difficoltà degli enti locali di realizzare progettazioni adeguate.

Il Governo ha preso in mano la situazione e sta intervenendo con commissariamenti e tavoli tecnici a supporto delle amministrazioni locali per far partire al più presto questi interventi. Ma è certamente gravissimo che in Italia in questo caso come per il dissesto idrogeologico, il principale limite che incontriamo sia quello della incapacità di spendere le risorse che abbiamo. Dobbiamo far presto per l’Europa ma, soprattutto, per la qualità del nostro mare e delle nostre acque.”

Le Regioni in procedura d’infrazione europea sulla mancata depurazione (Fonte: Legambiente)

REGIONE

Numero di agglomerati in procedura d’infrazione e condannati*

Agglomerati in infrazione o condannati
sul totale regionale (%)

Quota di carichi inquinanti civili trattati (%)

Abitanti equivalenti ** non serviti  (migliaia ae)

Abruzzo

28

20,4

58.5

1014

Basilicata

41

48,2

62.6

344

Calabria

148

61,9

51.6

1806

Campania

122

80,8

58.6

3590

Emilia-Romagna

10

4,8

67.1

2416

Friuli- Venezia Giulia

20

23,8

47.9

1105

Lazio

8

4,1

59.6

3569

Liguria

18

30,0

60.9

1184

Lombardia

127

32,5

57.4

6570

Marche

46

50,5

49

1324

Molise

 –

– 

63.1

207

Piemonte

4

2,3

70.9

2041

Bolzano/ Bozen

2

5,9

98.2

17

Trento

2

3,5

49.7

648

Puglia

44

25,7

66.3

2324

Sardegna

66

27,5

61.4

1183

Sicilia

244

72,6

40.4

5065

Toscana

42

18,3

51

3196

Umbria

9

23,7

70.2

412

Valle d’Aosta

3

15,0

58.2

155

Veneto

38

17,1

48.8

4231

Italia

1.022

32,4%

57,60%

42.401

Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Unità di missione Italia Sicura, Istat
(Censimento acque giugno 2014 (dati 2012)
 –

*Le procedure e le condanne a cui si fa riferimento sono:

Condanna 565-10

Procedura d’infrazione 2004/2034 (Causa C 565/10): relativa agli agglomerati con almeno 10.000 a.e. che scaricano in aree cosiddette “sensibili”. La Sentenza della Corte di Giustizia del 19 luglio 2012 ha accertato la violazione da parte dello Stato Italiano.

Condanna 85-13

Procedura d’infrazione 2009/2034 (Causa C-85/13): relativa allo stato di attuazione per gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti superiore a 10.000. La Sentenza della Corte di Giustizia del 10 aprile 2014 ha accertato la violazione da parte dello Stato Italiano.

Proc. Infrazione 2014-2059

 avviata all’inizio del 2014, all’esito della raccolta di informazioni EU Pilot 1976/11/ENVI, relativa agli agglomerati con carico generato di almeno 2.000 a.e..La contestazione riguarda la non conformità agli articoli 3, 4 e 5 e la non conformità all’articolo 5 per 55 aree sensibili.

** Abitante Equivalente: L’Abitante Equivalente è l’unità di misura basilare per il dimensionamento e la scelta dell’idoneo Sistema di Depurazione delle Acque Reflue domestiche e/o assimilate, secondo i parametri indicati nel Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, “Norme in materia ambientale – all’ART. 74 parte terza : 1 Abitante Equivalente = al carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno”.

Agglomerato: Area in cui la popolazione ovvero le attività economiche sono sufficientemente concentrate così da rendere possibile, e cioè tecnicamente ed economicamente realizzabile anche in rapporto ai benefìci ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di scarico finale. (D. Lgs.n.152/06.).

Leggi anche: Stato di salute del mare italiano, i dati di Goletta Verde. 2 infrazioni per ogni chilometro di costa

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