UE: verso un futuro senza CO2 incentivando i veicoli a basse emissioni

Antonio Tajani
Antonio Tajani Credit © European Union, 2013

La Commissione europea ha pubblicato oggi nuove linee guida in cui si indica come gli Stati membri dovrebbero usare gli incentivi finanziari per incoraggiare la domanda di veicoli a basse emissioni di CO2.
Le regole in materia di incentivi finanziari differiscono tra i vari paesi dell’UE, ma un quadro comune potrebbe favorire l’aumento del parco veicoli ecologici determinando prezzi più bassi per i consumatori. Gli incentivi possono essere strumenti utili per dare impulso all’industria automobilistica che produce veicoli a basse emissioni di CO2, ma dall’altro lato possono anche determinare distorsioni del mercato.

Di questo si è tenuto conto nella definizione delle linee, suddivise in principi obbligatori, ai quali gli Stati membri devono attenersi per non violare le disposizioni del trattato UE; e principi aventi il carattere di raccomandazione (v. tabella).
Le linee guida si applicheranno ad automobili, furgoni, autobus, autocarri, moto a due e tre ruote e quadricicli. Esse si applicheranno agli incentivi finanziari concessi sotto qualsiasi forma, come ad esempio sovvenzioni a fondo perduto, prestiti, sgravi fiscali, altri tipi di incentivi fiscali o altre forme di incentivi monetari.
Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, ha affermato: “La Commissione incoraggia da tempo lo sviluppo di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico. Queste linee guida e un quadro comune proposto per gli incentivi finanziari serviranno a ridurre le emissioni di CO2 e aumentare simultaneamente la domanda di veicoli puliti. Gli incentivi finanziari concessi dagli Stati membri sono strumenti estremamente efficaci per incoraggiare la penetrazione di questi veicoli sul mercato. Però, per assicurare condizioni di equità per le imprese e raggiungere un effetto significativo sul mercato, abbiamo bisogno di un quadro comune.”
Lo sviluppo e la crescente penetrazione sul mercato di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico sono stati considerati a lungo quali mezzi efficaci per ridurre la dipendenza dei trasporti dagli idrocarburi e quindi ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Ciò contribuirà anche ad aiutare l’industria automobilistica europea a mantenere il proprio vantaggio competitivo sul mercato globale.
Negli ultimi anni diverse misure politiche sono state adottare a livello unionale, nazionale e regionale per incoraggiare lo sviluppo e la fornitura di veicoli a basse emissioni di CO2. Consistenti finanziamenti in provenienza dai programmi europei sono stati destinati alla ricerca e ad attività innovative consentendo l’immissione sul mercato di diverse tecnologie pulite. Parallelamente alle iniziative pubbliche volte a rendere più ecologici i trasporti stradali, l’implementazione di misure sul lato della domanda è diventata essenziale per sensibilizzare i clienti e diffondere l’accettazione dei veicoli puliti, incrementandone la diffusione.
Nella comunicazione del 2010 “Una strategia europea per i veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico ” la Commissione europea ha presentato una strategia per lo sviluppo di veicoli puliti e per la loro penetrazione sul mercato. Tra gli strumenti che la strategia suggeriva per stimolare la domanda in Europa di veicoli puliti ed efficienti dal punto di vista dei consumi vi erano anche linee guida sui meccanismi finanziari. Un forte sostegno a questa iniziativa è stato anche espresso nella Relazione finale CARS 21 e l’adozione di tale misura è stata confermata nella Comunicazione CARS 2020.

Linee guida valide per tutti i veicoli e che tengono conto degli incentivi concessi in qualsiasi forma

Principi obbligatori Principi in forma di raccomandazioni / migliori pratiche

Basati sul trattato UE, comprendono le disposizioni che si devono obbligatoriamente rispettare per non violarlo. In essi rientrano:

  • La non discriminazione per quanto concerne l’origine del veicolo in questione
  • La compatibilità con la legislazione UE in tema di omologazione
  • La non violazione delle regole dell’UE in tema di aiuti di Stato
  • La presa in conto delle disposizioni in tema di appalti pubblici (Direttiva 2009/33/CE)
  • Il rispetto del riconoscimento reciproco all’atto di notificare gli incentivi (Direttiva 98/34/CE).

I principi in forma di raccomandazioni offrono un insieme di migliori pratiche la cui implementazione contribuirà a ottenere benefici addizionali a livello europeo.

  • Neutralità tecnologica – gli incentivi non dovrebbero essere limitati a certe categorie di veicoli (ad esempio, motore a combustione, ibrido, elettrico, ecc.) 
  • Riferimento a un insieme di criteri comuni in tema di prestazioni – gli incentivi dovrebbero essere disponibili per tutti i nuovi veicoli che raggiungono una determinata prestazione ambientale
  • Proporzionalità – l’incentivo concesso dovrebbe essere proporzionale al miglioramento delle prestazioni
  • Dimensione adeguata dell’incentivo – l’incentivo non dovrebbe superare il costo addizionale della tecnologia
  • Riferimento ai limiti dell’UE in tema di CO2 – le soglie per gli incentivi finanziari dovrebbero tener conto dei limiti di emissioni di CO2 definiti dalla pertinente legislazione dell’UE.

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