Agricoltura e salute, nuove norme per contrastare le malattie animali trasmissibili

Agricoltura e salute, nuone norme per contrastare le malattie animali trasmissibili
Agricoltura e salute, nuone norme per contrastare le malattie animali trasmissibili

Il Parlamento europeo ha approvato martedì in seconda lettura nuove misure per prevenire e fermare le epidemie di malattie animali come l’influenza aviaria o la peste suina africana, concordate in modo informale col Consiglio UE nel giugno 2015. Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e sarà applicabile dopo cinque anni.

Le nuove norme delineano le responsabilità di agricoltori, commercianti e professionisti del mondo degli animali, inclusi veterinari e proprietari di animali domestici.
Tutti gli agricoltori, i proprietari di animali domestici e i commercianti saranno tenuti a fare un uso più prudente dei medicinali destinati agli animali. I veterinari dovranno informare meglio sull’interazione tra il benessere animale, la salute umana e la resistenza antimicrobica. La Commissione ha chiesto di monitorare l’effettivo utilizzo di antibiotici su animali negli Stati membri e pubblicherà regolarmente una relazione con dati comparabili.
La nuova legge autorizzerà la Commissione ad adottare misure urgenti per contrastare le malattie emergenti che potrebbero avere un “impatto altamente significativo” sulla salute pubblica e sulla produzione agricola. I deputati hanno anche assicurato che le organizzazioni degli agricoltori e dei veterinario e i movimenti per il benessere degli animali saranno coinvolti nella stesura dei piani di emergenza.
Tutte le misure di controllo delle malattie dovranno avere come obiettivo il benessere degli animali, ed evitare agli animali selezionati, compresi quelli randagi, qualsiasi tipo di dolore, angoscia o sofferenza.
Inoltre, per aiutare la prevenzione della trasmissione di malattie da animali randagi o commercializzati illegalmente, il Parlamento ha inserito una norma che, in caso di necessità, autorizza la Commissione a chiedere agli Stati membri di dotarsi di banche dati nazionali per la registrazione di cani, gatti e altre specie di animali.
“L’adozione della legge sulla salute degli animali – ha dichiarato il relatore Jasenko Selimovic (ALDE, SE)
rappresenta una grande vittoria. Questa normativa rende possibili tre cose. Innanzitutto, collega la salute e il benessere degli animali con la salute dell’uomo. Questo legame diretto, insieme a una maggiore attenzione sull’utilizzo responsabile degli antibiotici, aiuterà a combattere la crescente resistenza antimicrobica. In secondo luogo, la normativa consente alle autorità e ai produttori di concentrarsi maggiormente sulla prevenzione e sul controllo delle malattie animali trasmissibili. In terzo luogo, sono così accorpati in un unico atto circa 40 atti legali”.

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