I leoni Nelson e Ciam tornano a casa

La fondazione Born Free ha riportato in Africa Nelson e Ciam, due leoni che vivevano in cattività in Europa.
Dopo un viaggio di oltre 10.000 km per cominciare una nuova vita in Africa e, più precisamente, nella Shamwari Game Reserve, in Sudafrica.


Nelson, leone di 17 anni di proprietà di uno zoo ormai in fallimento, destinato al traffico di animali selvatici, e Ciam, leone di 2 anni e mezzo inizialmente acquistato da un circo quando era ancora un cucciolo, ma in realtà mantenuto illegalmente come animale domestico nel sud della Francia, sono stati salvati e portati al Natuurhulpcentrum in Belgio, per poi essere trasferiti in un ambiente più consono, fatto di ampi spazi aperti e totalmente naturali.
La co-fondatrice di Born Free, Virginia McKenna, che ha scortato Nelson e Ciam in Sudafrica racconta:”Per me è sempre una gioia portare gli animali alla Shamwari Game Reserve. Gli ambienti miserabili in cui Nelson e Ciam sono stati costretti a vivere saranno sostituiti da spazi aperti, naturali, ariosi, che saranno la loro casa da oggi in poi.”
Gli animali che sono stati a lungo in cattività non possono però essere semplicemente reintrodotti in natura, perché non sarebbero in grado di cacciare e sopravvivere, e il ruolo della riserva naturale di Shamwari è cruciale: presso la riserva i due leoni potranno sperimentare, per la prima volta nella loro vita, cosa significa la natura, con i suoi suoni, i suoi colori e i suoi ritmi ancestrali, ma in totale sicurezza, all’interno di un ampio spazio a loro riservato.
L’arrivo di Ciam e Nelson a Shamwari coincide inoltre con il 20° anniversario dall’arrivo del primo leone salvato dalla Born Free e portato nella riserva: un modo davvero speciale di festeggiare un compleanno così importante, che cade in contemporanea con il 25° anniversario della fondazione di Shamwari.
La mission di Born Free è quella di opporsi allo sfruttamento degli animali selvatici in tutto il mondo e, quando possibile, riconducendoli in un ambiente naturale più consono; Shamwari supporta da sempre l’attività della fondazione, accogliendo gli animali nel suo territorio, rendendoli liberi pur in un contesto controllato e sicuro.
All’interno del territorio di Shamwari si trovano 2 aree deputate alla riabilitazione dei grandi felini gestiti in collaborazione con Born Free, nel sud e nel nord della riserva, dove è attivo anche un programma dedicato alle scuole delle comunità locali che propone attività di formazione incentrate sull’importanza della conservazione e della protezione della natura autoctona.
I centri sono aperti anche ai turisti, che possono così conoscere le attività del Born Free Sanctuary.
L’impegno di Shamwari non si esaurisce, però, con la protezione dei grandi felini: fra le attività promosse ci sono infatti la reintroduzione di specie selvatiche anche rare nel territorio della riserva, l’offerta di numerose esperienze di volontariato nella natura e l’apertura di un centro informativo sui rinoceronti –intitolato a Ian Player -, sui pericoli che corre questa specie a rischio estinzione e sul ruolo del Sudafrica nella protezione di questa specie.
In particolare, il Shamwari Wildlife Rehabilitation Centre, dove un team di veterinari si impegna per salvare, riabilitare e curare gli animali malati, feriti, abbandonati o orfani, si occupa degli animali in difficoltà per rilasciarli, una volta guariti, nel loro habitat naturale.
Grazie alle numerose iniziative di tutela e protezione della fauna e delle specie a rischio, sul territorio di Shamwari (25.000 ettari) si possono ammirare rinoceronti, leoni e molti animali rari nel loro ambiente naturale: un patrimonio che la riserva protegge e mette a disposizione di tutti.
I turisti che scelgono di soggiornare a Shamwari hanno quindi la possibilità di fare safari di altissimo livello -in un territorio che ospita tutti i Big Five e che offre la garanzia di essere malaria free- e di cimentarsi in numerose attività come il birdwatching o i fotosafari, oltre a godere di un trattamento a 5 stelle nei 7 lodge della riserva.

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