Istat, i dati sulla qualità dell’ambiente urbano 2012

Verona
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L’Istat ha diffuso i dati sulla qualità dell’ambiente urbano relativi al 2012. L’indagine “Dati ambientali nelle città” riporta diversi indicatori positivi, come una maggior diffusione di veicoli meno inquinanti e condizioni più favorevoli in termini di qualità dell’aria. Tra le note negative, la diminuzione della domanda di trasporto pubblico.
Nel dettaglio, nel 2012 il tasso di motorizzazione è risultato essere di circa 609 autovetture per mille abitanti (-0,7% rispetto all’anno precedente); quasi stabile la consistenza dei motocicli: 131,6 per mille abitanti (+0,1%); si arresta, dunque, la tendenza alla crescita che ha caratterizzato l’ultimo decennio.

La diffusione delle autovetture meno inquinanti è, per la prima volta, superiore a quella delle più inquinanti: in media nei comuni capoluogo le autovetture fino alla classe euro 3 sono 303,9 per mille abitanti, contro le 305,3 delle classi euro 4 o superiori. I motocicli maggiormente inquinanti (fino a euro 2) sono, invece, ancora i due terzi del totale. La percentuale delle autovetture alimentate a benzina si riduce di 1,2 punti percentuali, a favore di quelle a gasolio (+0,9 punti percentuali) e bifuel benzina/gpl o benzina/metano (+0,3 punti percentuali).
La domanda di trasporto pubblico (numero di passeggeri trasportati in un anno dall’insieme delle modalità di trasporto pubblico urbano) è pari a 208,9 passeggeri per abitante, in calo del 7,4% rispetto all’anno precedente. 
Rispetto al 2011 migliora la situazione di massimo allarme per la qualità dell’aria, misurata attraverso tutte le centraline di rilevazione (di tipo traffico, industriale e fondo): diminuisce da 59 a 52 il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 viene superato per più di 35 giorni. Miglioramenti soprattutto al Centro (da 12 a 9) e al Mezzogiorno (da 9 a 6). Se si considerano le sole centraline di tipo fondo (che misurano la qualità media dell’aria) risultano 33 i capoluoghi dove si è registrato il superamento del limite per il PM10 per più di 35 giornate. In 16 città è stato superato il limite previsto per il 2012 della concentrazione media delle polveri sottili per il PM2,5. 
Tra i grandi comuni i giorni di superamento dei limiti per il PM10 diminuiscono quasi ovunque rispetto al 2011 ad eccezione di Bologna (+4 giorni), Firenze (+10 giorni) e Napoli (+24 giorni). 
Tuttavia, tra le principali realtà urbane le uniche città dove i superamenti del PM10 rimangono inferiori alle 35 giornate annue sono Genova, Bari, Messina e Catania. I valori più elevati della concentrazione del PM2,5 diminuiscono in tutte le città considerate, anche se i limiti fissati per il 2012 risultano superati nella totalità delle centraline che misurano l’inquinante a Torino, Milano, Venezia, Padova, e circa nel 20% di quelle di Bari e nel 40% delle centraline di Cagliari. 
In più del 60% dei capoluoghi (71), alla fine del 2012, è approvata ufficialmente la Zonizzazione acustica del territorio; in 28 tra questi è emersa la necessità di predisporre Piani di risanamento acustico. Sono stati effettuati nel complesso dei comuni capoluogo di provincia 9,3 interventi per misurare il rumore ogni 100 mila abitanti: l’83,1% a seguito di esposti dei cittadini e il 16,9% su iniziativa delle amministrazioni. In 83 comuni si registra almeno un superamento dei limiti previsti dalla normativa vigente. In termini di fonti dell’inquinamento acustico nel 9,2% dei casi la sorgente controllata è un’infrastruttura stradale, nel 13,8% è un’attività produttiva e nel 63,5% è un’attività di servizio e commerciale. In queste ultime, in particolare, si registra la più elevata incidenza degli interventi con superamenti dei limiti dell’inquinamento acustico (60,5%).

Il verde urbano rappresenta il 2,8% del territorio dei comuni capoluogo di provincia (oltre 570 milioni di m2) e la superficie complessiva cresce circa dell’1% rispetto al 2011. Il 15,3% della superficie comunale è inclusa in “aree naturali protette”. La disponibilità media del verde urbano è di 31,4 m2 per abitante (+0,5% rispetto al 2011).

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