Piemonte, 4 milioni per il rinnovo dei veicoli commerciali più inquinanti

Torino.

4 milioni di euro. E’ il fondo messo a disposizione dalla Regione Piemonte a favore delle micro, piccole e medie imprese per lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso il rinnovo dei veicoli ad uso commerciale. Lo prevede il bando pubblicato lo scorso 6 dicembre sul Bollettino ufficiale della Regione relativo al programma di finanziamento, a cui i soggetti interessati possono partecipare presentando domanda dal 17 dicembre 2018 fino al 16 dicembre 2019.

Gli interventi incentivati – Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di veicoli commerciali N1 o N2, utilizzati per il trasporto in conto proprio, elettrico puro, ibrido (benzina/elettrico solo Full Hybrid o Hybrid Plug In3 ), metano esclusivo e GPL esclusivo, metano o GPL bifuel (benzina/metano e benzina/gpl), previa rottamazione di un veicolo commerciale N1 o N2 per il trasporto in conto proprio benzina fino ad euro 1/I incluso, ibridi benzina (benzina/metano o benzina/GPL) fino a euro 1/I incluso e diesel fino ad euro 4/IV incluso.
Sono inoltre ammesse le spese di conversione di veicoli commerciali per trasporti specifici e a uso speciale4 N1 e N2 in veicoli dotati di sistemi di trazione che utilizzano esclusivamente combustibili diversi dal gasolio quali: elettrico, metano, GNL, GPL, bifuel benzina (benzina/metano e benzina/GPL).

Unioncamere gestore del bando – L’istruttoria delle istanze di contributo è effettuata da un’apposita commissione individuata da Unioncamere Piemonte (soggetto gestore del bando), in cui un componente sarà un funzionario appartenente al settore regionale Emissioni e rischi ambientali, in capo alla Direzione Ambiente, governo e tutela del territorio. Sarà rinviata a successivi provvedimenti, sulla base delle risultanze istruttorie, l’individuazione delle istanze non ammissibili a contributo, l’approvazione dell’elenco di quelle ammissibili a finanziamento e l’approvazione della graduatoria dei soggetti finanziabili. Il bando rimarrà attivo fino all’esaurimento delle risorse finanziarie e, comunque, non oltre i 12 mesi.

L’accordo di bacino padano –  Iniziative similari sono in atto anche in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, che insieme al Piemonte hanno firmato l’accordo di Bacino padano per uniformare gli interventi a favore di azioni per la tutela della qualità dell’aria.

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