Rifiuti, Realacci presenta un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Ambiente sui roghi dolosi di rifiuti nella ‘Terra dei fuochi’

discarica
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“L’emergenza rifiuti in Campania sembra non finire mai: è di ieri la notizia che un incendio doloso ha devastato per tre giorni le balle di rifiuti accatastate nella discarica di Novambiente a Giugliano (Na), sequestrata nel 2009 all’imprenditore Gaetano Vassallo, criminale ora pentito. Per chiedere come si sia potuto sviluppare un incendio doloso di tale portata in una zona ad alto rischio ambientale e se non ritengano utile e urgente dotare l’area di un sistema di videosorveglianza e di un efficiente sistema antincendio, ho presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Ambiente” lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera presentando un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Ambiente.

“Come riportato da un inchiesta di Antonio Maria Mira su “La Terra dei Fuochi” pubblicata ieri da l’Avvenire – spiega Realacci – i roghi hanno liberato dense colonne di fumo nero che, spinto dal vento, si è sparso nel disinteresse generale su tutti i comuni vicini e sui campi coltivati. La discarica, come ammesso dallo stesso Vassallo, non è stata impermeabilizzata e così, nel tentativo di rallentare il processo di fermentazione dei rifiuti che genera percolato velenoso che si infiltra nel terreno e quindi nella falda acquifera sottostante, le balle sono state ricoperta da pesanti teloni di plastica. L’incendio, che ha coinvolto anche i tubi di captazione del percolato, anch’essi in plastica, ha liberato fumo nero e soprattutto diossina. Solo l’intervento di quattro squadre dei vigili del fuoco, specializzate per questo tipo di incendi, ha domato le fiamme evitando che raggiungessero l’impianto di captazione di biogas della Gesem e il vicino sito di Taverna del Re, dove sono impilate cinque milioni di eco-balle, dal peso di una tonnellata ciascuna”.
“Pur trattandosi di una delle aree più inquinate d’Italia – prosegue Realacci -, già dichiarata Sito di Interesse Nazionale dal Ministero dell’Ambiente e interessata anche in passato da numerosissimi incendi dolsi, e di siti sotto sequestro da parte della Magistratura, non risultano nelle zone colpite impianti antincendio, nemmeno bocchette per l’acqua a disposizione dei Vigili del Fuoco, impianti di videosorveglianza o recinzioni. Ai ministri interrogati ho chiesto quindi quali iniziative urgenti intendano mettere in campo per mettere in sicurezza dai roghi il sito “SIN” di Giugliano in Campania e tutta la tristemente nota “Terra dei Fuochi”, se non ritengano utile istituire un presidio di sorveglianza di pubblica sicurezza ad hoc per le discariche sotto sequestro e non, al fine di prevenire l’aggravarsi della situazione ambientale e di salute pubblica dell’area a Nord di Napoli.
“Episodi come quello denunciato da l’Avvenire – conclude Realacci – fanno emergere con evidenza l’urgenza di ricostituire anche nell’attuale Legislatura una commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e anche l’inutilità delle gestioni emergenziali dei rifiuti. Al Ministro dell’Ambiente ho quindi chiesto se intenda fornire elementi dettagliati sullo stato degli interventi di bonifica ambientale in tutta la Campania anche nell’ottica di un superamento del regime emergenziale di gestione dei rifiuti nella regione, come da impegno AC 9/01197/019 del Governo di fronte al Parlamento”.

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