Un appello per salvare l’acqua

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha rivolto un appello al futuro Parlamento, al Governo e ai Segretari dei partiti in campagna elettorale perché si occupino di acqua, tra i temi ambientali più trascurati ed urgenti, e perché si impegnino a costruire una politica innovativa, che faccia uscire il Paese da una situazione di ordinaria e crescente emergenza, verso un modello di gestione razionale, sostenibile ed efficiente.





Salvare l’acqua è possibile, spiega in una nota, mettendo al centro il risparmio, il recupero e il riciclo, e la tutela del suolo. Per questo il FAI, con oltre 40 anni di esperienza nella gestione dei suoi Beni, molti dei quali già “idro-sostenibili“, si fa promotore di una “Strategia nazionale per l’acqua”, un piano di obiettivi, norme e investimenti di medio-lungo periodo per affrontare cambiamenti ambientali, carenze infrastrutturali, cattiva gestione e disinformazione.
Cosa propone il FAI? Azioni di sistema per migliorare la gestione della risorsa; per ridurre la dispersione; per conservare la permeabilità dei suoli; per favorire depurazione, recupero e riciclo delle acque piovane e di scarico. Strumenti per il cittadino: il contatore familiare da estendere in tutta Italia; la “bolletta blu” (documento dei consumi, uniforme tra i diversi gestori, trasparente e chiaro, che preveda classi di merito per i consumatori: “più acqua consumi, più cara la paghi”); la certificazione idrica (subordinare il rilascio del permesso di costruire alla verifica della presenza di misure minime per il risparmio, il recupero e il riciclo dell’acqua); “Idro-Bonus”, ovvero sgravi fiscali, e IVA agevolata per nuovi impianti di recupero e riciclo delle acque piovane e di scarico, come cisterne, depuratori e altro.

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